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2013 Anno , Sbirri Pikkiati ,... 01/02/2014

Sbirripikkiati 2013: 
Sono state 2.286 le aggressioni ad operatori di polizia

Pantere sempre più grigie e indifese

Quella violenza contro le divise che non fa notizia, spesso è a mano armata, 24,7% dei casi 
Il 32,6% degli aggressori è sotto i fumi di alcol e droga

Nel 39,2% dei casi l’attacco è portato da stranieri

Nel mirino Carabinieri, Polizia di Stato e Polizie Locali

 

(ASAPS) – I dati dell’Osservatorio Sbirripikkiati dell’ASAPS del 2013 sembrano fatti con un copia e incolla di quello del 2012. La strada continua ad essere un’arena: è questo il dato che emerge ancora una volta alla rilettura complessiva dei numeri annotati sugli osservatori dell’ASAPS, in particolare quelli più direttamente legati agli episodi di aggressività, vale a dire quello sulla Pirateria Stradale, quello più recente che tiene sotto controllo le “aggressioni su strada” da parte di utenti violenti nei confronti di altri utenti, vittime della spietatezza dei primi, e quello più antico, che ormai da un decennio analizza gli eventi nei quali a fare le spese della brutalità e della violenza sono gli operatori di polizia: “sbirripikkiati”.

 

Nel corso del 2013 sono state registrate 2.286 aggressioni nei confronti di poliziotti, carabinieri, agenti di polizia municipale, di operatori delle altre forze di polizia e di pubblici ufficiali in genere. Praticamente lo stesso numero del 2012 quando ne furono registrate 2.290

 

Ciò significa che la tabella di marcia rimane la stessa: ogni 4 ore un operatore di polizia finisce in ospedale, spesso con conseguenze invalidanti, fisiche e psicologiche, che lo accompagneranno per tutta la carriera.

 

In 565 casi, pari al 24,7% del totale, l’aggressore ha fatto uso di armi proprie o improprie (bastoni, coltelli, crick, in molti casi la stessa vettura per travolgere il poliziotto o qualsiasi strumento idoneo ad aumentare le conseguenze dell’aggressione). Il dato è superiore a quello del 2012, quando un’arma era stata usata nel 22,6% dei casi.

 

I più colpiti dalla violenza sono stati ancora una volta i Carabinieri, che da soli hanno totalizzato il 49,7% delle aggressioni (in tutto 1.137), dato che evidenzia un lieve calo rispetto al 2012, quando era attestato al 51,7%: seguono la Polizia di Stato con 804  episodi ( 35,2%, contro il 36,3% del 2012), la Polizia Locale con 226  (il 9,9%  contro il 10,1% e 232 episodi dell’anno precedente) e gli altri corpi con 191 attacchi (8,4%, mentre nel 2012 si era fermato al 5,9%).
Nel corso del 2013, sono stati 902 gli episodi avvenuti al nord  pari al 39,5%, e 559 al centro 24,5%, al sud sono state invece  825 le aggressioni fisiche,  36,1%.

 

Purtroppo, continua ad allarmare l’incidenza degli stranieri, resisi responsabili di 897 casi, cioè il 39,2% ma in calo rispetto al 43,9% del 2012 quando le aggressioni dei forestieri erano state 1.005.  .
In 746 casi 32,6% gli aggressori risultano  aver  ecceduto con  l’alcol e la droga  (219 episodi per la sola droga, pari al 29,4% delle ebbrezze), in calo rispetto al 35,1% del 2012 (34% nel 2011). 
Sono sempre i soliti gli spunti di riflessione che il pesante dossier propone, li ripetiamo, forse qualcuno comincerà a prenderne nota: addestramento, invecchiamento degli organici, con pantere sempre più grigie, leggi sempre meno adeguate e prime linee sempre più sguarnite. Le stesse cose che avevamo detto nel 2012, ma è passato un altro anno.



Forlì, lì 1.2.2014       

Giordano Biserni       
Presidente ASAPS

 

 

OSSERVATORIO “SBIRRI PIKKIATI“ REPORT 31 DICEMBRE 2013

 


 

 



 

 

 

 

 

Sabato, 01 Febbraio 2014
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