Prenestino, addio al poliziotto Maurizio Gullà: conosceva tutti i segreti della periferia
Un poliziotto fino al midollo, tenace nell’inseguire i rapinatori e altrettanto umano nell’aiutare chiunque avesse bisogno e si trovava sulla strada della ”sua” volante.
Maurizio Gullà, 50 anni, palermitano, sovrintendente della Polizia di Stato, si è spento oggi a causa di un male incurabile nell’ospedale Sant’Andrea. Maurizio lascia un ricordo indelebile nei colleghi e anche in quei cronisti che per tanti anni hanno seguito i suoi acrobatici inseguimenti che hanno portato all’arresto di pericolosi criminali. Un punto di riferimento Maurizio per i poliziotti delle reparto volanti della Questura di Roma. Per oltre vent’anni il suo territorio è stato il Prenestino e Centocelle. La sua sigla radio è stata ”Zara 7”.
Un conoscitore profondo di quel tratto di periferia della quale sapeva ogni segreto. Per questo, a bordo della volante, era capace di interventi rapidissimi e spesso risolutivi conoscendo i pregiudicati di zona e i loro spostamenti. Oggi decine di colleghi si sono recati a dargli l’ultimo saluto in ospedale. C’erano anche quei carabinieri che hanno pattugliato le stesse strade di Maurizio e che lo stimavano professionalmente e dal punto di vista umano. Il questore Massimo Mazza ha espresso il suo cordoglio ai famigliari del sovrintendente. Fra i colleghi Maurizio Gullà era soprannominato con affetto e simpatia “Calimero” vuoi per la sua bassa statura ma anche perchè lui aveva accettato quel soprannome che si portava dietro con ironia e con un sorriso. Due anni fa, aveva bloccato in flagranza di reato due stupratori all’ex Pantanella. Tanti gli arresti di rapinatori con le armi in pugno.
Fu anche coinvolto in alcune sparatorie. Intervenne anche in soccorso di un minorenne che minacciava il suicidio impugnando un coltello. Una trattativa fra gli uomini delle volanti e il ragazzo che andava avanti da ore. Maurizio Gullà si rivolse al ragazzo in modo paterno, affettuoso tanto da fargli gettare via il coltello e abbracciarlo con tenerezza. Il sovraintendente lascia due figli, Michele, 16 anni e Aurora di 8. La sua compagna Daniela gli è stata vicino con amore fino alla fine.
di Marco De Risi
da ilmessaggero.it
Se n'è andato Maurizio il poliziotto amico del Prenestino, un punto di riferimento per i cittadini e stimato dai colleghi della Polizia e dei Carabinieri con i quali divideva la quotidianità della strada nel quartiere di Roma. Lo ha stroncato a 50 anni l'invincibile malattia. In tanti ricordano il suo sorriso e il suo "Ciao Collé".
Ciao Maurizio. (ASAPS)