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Notizie brevi 16/08/2005

UNA NOTTE DI ORDINARIA FOLLIA Un uomo della Stradale racconta una tragedia sfiorata e vissuta

UNA NOTTE DI ORDINARIA FOLLIA
Un uomo della Stradale racconta una tragedia sfiorata e vissuta

 

Caro Direttore,
solo le tragedie, di solito, hanno l’onore della ribalta e, troppo spesso, l’opinione pubblica si ricorda di noi solo per compiangere la vedova dell’ennesimo collega vittima di un pirata della strada o di un criminale in fuga.
Questa volta voglio raccontarti il retroscena di un episodio di "ordinario servizio" che, per fortuna, ha avuto i titoli dei principali TG nazionali solo per il record di punti decurtati in un sol colpo (ben 33!!) alla patente del responsabile.
Era la notte della vigilia di Ferragosto; Terni è una cittadina tranquilla, ma in quei giorni si spopola e diviene addirittura sonnolenta. La Polizia Stradale, comunque, svolge il suo sevizio con rinnovato impegno: è notorio che, quando la popolazione è in ferie, la vigilanza sulle strade aumenta e, infatti, nel quadro della prevenzione delle cosiddette "stragi del sabato sera", congiunta al periodo festivo, viene approntato un servizio coordinato con apparecchiature speciali (etilometro ed autovelox), al quale partecipano, oltre al Dirigente ed agli uomini della Sezione, anche quelli di due Distaccamenti con l’appoggio di un paio di Volanti della Questura. è d’uopo, quindi, anche la partecipazione della Polizia Giudiziaria sezionale e quindi del sottoscritto, ispettore capo in servizio da quasi 10 anni alla PG della Sezione di Terni. Si sa, però, anche i poliziotti sono uomini e vanno in ferie e a chi rimane a lavorare, in questi giorni, tocca fare di tutto. Perciò, con me, nella Fiat Brava con i colori di serie della PG, c’è l’assistente Fabio Frangiosa. Lui, toscano sempre composto, dalla calma serafica, da alcuni anni è una delle certezze dell’Ufficio Verbali, assiduo nel lavoro, sempre cortese con gli utenti e sempre competente nelle risposte, non si direbbe il prototipo del poliziotto "operativo" dell’immaginario comune.
Ebbene, erano forse le tre del mattino, la nottata era stata lenta e monotona, molti dei locali cittadini erano chiusi, scarsi gli avventori dei pochi aperti. Noi, pattuglia Padova Genova 681, riceviamo disposizioni dal Dirigente: verificate se c’è movimento nei locali di Narni scalo (piccolo comune dell’interland ternano). Concluso il sopralluogo, imbocchiamo la Statale  675 per tornare in centro dove, abbiamo sentito per radio, è stato istituito un posto di controllo. Improvviso e inatteso scatta l’allarme: un’Alfa 147 è sfuggita al controllo, fugge a tutto gas verso zona Ponte Le Cave, due nostre pattuglie la inseguono. Sappiamo che in centro vi sono autopattuglie più che sufficienti per bloccare il fuggitivo in quella direzione, quindi il nostro ruolo dovrà essere quello di presidiare la Statale, principale via di fuga i direzione del casello autostradale di Orte. Scopro in un attimo che anni di attività burocratica non hanno minimamente arrugginito l’Assistente Frangiosa: il collega alla radio non ha ancora finito di parlare che già Fabio impegna un by pass, inverte la marcia e si accosta al margine destro della corsia di decelerazione dello svincolo per Narni – San Gemini, ottimo e sicuro punto d’osservazione dal quale attendere il possibile transito del fuggiasco senza creare pericolo per la circolazione. Nel frattempo la radio incalza: l’auto in fuga ha svincolato per Orte; viene verso di noi! Scendo dall’auto e piazzo il fungo sul tettuccio, le luci sono accese, anche le quattro frecce sono attivate, siamo in fondo ad un lungo rettilineo, la notte è limpida e la visibilità è ottima, inutile tentare di intimare l’alt al buio ad un conducente che ha già rifiutato di fermarsi, l’unica è attendere che ci abbia sorpassato e gettarci all’inseguimento. Queste le mie riflessioni di un istante, non ho avuto ancora modo di parlarne con Fabio ma il suo comportamento sino a quel momento è eloquente: ha già capito cosa bisogna fare. Risalgo rapidamente in auto, innesto lo spinotto del lampeggiatore nella presa e sento Fabio che urla: "eccolo, sta arrivando!", innesta la prima ed avanza forse di qualche metro, vuole essere pronto per scattare all’inseguimento. Poi il mondo ci cade addosso. Non ricordo l’impatto e neanche il rumore, ricordo solo di essermi ritrovato sdraiato nell’abitacolo, impotente; percepivo l’auto che ruotava in un folle, insensato, interminabile balletto, priva di controllo. Le mie percezioni parevano moltiplicate, il mio tempo soggettivo era accelerato a dismisura, ricordo nettamente la sensazione d’impotenza e un tempo interminabile in cui ho atteso l’inevitabile urto contro qualche oggetto solido, consapevole che mi avrebbe ucciso. Non vi era panico, forse rassegnazione, certo tristezza. Ho chiaro un pensiero che mi ha attraversato la mente in quell’interminabile istante: "è buffo sentirsi pieni di salute e di forza e sapere che da qui ad un istante forse si sarà morti". Altri pensieri, più intimi, mi attraversano, per pudore non voglio parlarne. Ma l’impatto non è venuto, l’urto che aspettavo non c’è stato.
Dopo l’impatto, quando siamo scesi dall’auto ed abbiamo costatato, increduli, di essere tutti interi (ti sto scrivendo alle due di notte perché i dolori alla schiena non mi fanno dormire, ma non è nulla rispetto a ciò che poteva essere), mi sentivo stranamente calmo e lucido. Poi, allontanatomi dalla scena del sinistro quanto basta per averne un quadro completo, coglievo finalmente la gravità di quanto accaduto: Il fuggitivo, senza accennare minimamente a toccare i freni o a schivarci (e ne aveva ampiamente la possibilità), anziché proseguire in direzione di Orte, aveva improvvisamente deciso di svincolare per Narni e, nel farlo, ci aveva tamponato ad altissima velocità, proiettandoci in avanti, senza controllo, per cento metri. Sia l’auto di servizio che l’alfa 147 sono andate praticamente distrutte e, nella nostra interminabile traiettoria senza controllo, siamo finiti al centro della corsia di marcia, evitando d’un soffio la cuspide dello svincolo.
Il conducente che stava per ucciderci non era un famoso delinquente, né un pericoloso ricercato, ma solo un ragazzino incensurato, che per una delusione d’amore aveva trascorso una notte brava in discoteca, facendo il pieno di alcol e droghe. Non saprò mai se, sotto l’effetto della terribile mistura di superalcolici e cocaina, semplicemente non ci abbia visto o, in un delirio di onnipotenza indotto dalle sostanze, abbia deciso che poteva schiacciarci e rimanere illeso. Di certo, quando lo ho visto in piedi, accanto alla sua auto distrutta, la rabbia si è mutata in pena e disgusto: era calmo, il suo stato traspariva solo dagli occhi sbarrati e, alle nostre accuse rispondeva con tranquillità, quasi candidamente: "ma che dite? Io non ho fatto nulla, … state esagerando, in fondo non è successo nulla".
Caro Direttore, non sono un cattolico praticante ma credo che, quella notte, S. Michele Arcangelo stesse guadando la Padova Genova 681.
 
Alessandro Tardio, Referente A.S.A.P.S. di Terni

 


COSI’ SULLA STAMPA
 Rocambolesco incidente in provincia di Terni
Ubriaco centra auto polizia, perde 33 punti
Prima non si ferma all’alt, poi viene fotografato dall’autovelox per eccesso di velocità, infine si scontra con la vettura degli agenti


TERNI -Ha infilato una serie di infrazioni che gli sono costate un totale di 33 punti tolti dalla patente. Il provvedimento ha riguardato un giovane della provincia di Terni.
Poco prima delle tre di notte, una pattuglia della stradale ha intimato l’ alt in una via di Terni ad un’ Alfa 147, che invece di fermarsi si è allontanata a tutta velocità. Poco dopo, sul raccordo Terni-Orte, l’ autovelox avrebbe immortalato la stessa auto ad una velocità molto elevata. Poi, nei pressi di Narni scalo, la 147 è finita addosso ad una macchina (senza le insegne) della polstrada, scagliandola ad un centinaio di metri di distanza.
I due agenti che la occupavano guariranno in 20 giorni dalle ferite riportate. Illesi i due giovani a bordo dell’ Alfa: sottoposto agli esami di rito, quello che guidava, un 25enne della provincia ternana, è risultato avere assunto sia alcol sia stupefacenti. Il cumulo delle varie infrazioni ha portato al totale di 33 punti decurtati dalla sua patente ed alla denuncia a piede libero per guida in stato di ebbrezza.


Martedì, 16 Agosto 2005
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