FIRENZE, RICORDATO IL QUINTO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GIANFRANCO COSTANTINI, AGENTE DELLA POLIZIA STRADALE. MORI’ IN AUTOSTRADA, DURANTE UN INTERVENTO DI SOCCORSO. GLI È STATO INTITOLATO IL PIAZZALE DELLA NUOVA SOTTOSEZIONE |
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(ASAPS) FIRENZE –
Una cerimonia sobria, alla presenza del papà Patrizio e dello zio Enzo, ha
celebrato il quinto anniversario dalla tragica scomparsa di Gianfranco
Costantini, il giovane agente della Polizia Stradale di Firenze Nord
caduto nell’adempimento del servizio l’8 agosto 2000. Al termine della
commemorazione, il padre ha svelato un tricolore che copriva una
targa nella quale lo sfortunato poliziotto viene ricordato a chiunque
entri nella nuova caserma. Don Rosario Palombo, cappellano della Polizia
di Stato di Firenze, che concelebrò anche il funerale di Stato assieme al
cappellano capo monsignor Alberti, ha officiato una messa nella chiesa di
San Giovanni Battista – capolavoro dell’architetto Michelacci – simbolo
stesso dell’autostrada, a Firenze Nord. Ed alla messa c’erano davvero
tutte le massime autorità: il questore di Firenze, intervenuto con il suo
staff, il direttore Interregionale della Polizia di Stato, i dirigenti dei
Compartimenti Polfer e della Polizia Postale, oltre che di una
rappresentanza della Questura, che ha fornito anche il picchetto. Per la
specialità, c’era il dirigente del Compartimento Sergio Tinti, che ha
accolto il suo predecessore Roberto Gabrieli, e la sua collaboratrice
dottoressa Patrizia Burgassi, il dirigente della Sezione Sergio Romoli
Venturi e la sua vice dottoressa Luciana Baron. Ovviamente, il comandante
della sottosezione, l’ispettore superiore Andrea Borghi e il braccio
destro, l’ispettore Capo Leonardo Domenici e il dirigente del Coa, dottor
Manzari. Importante e molto sentita, la partecipazione di Autostrade per
l’Italia, con la presenza del direttore di Tronco, l’ingegner Riccardo
Rigacci, che è intervenuto ricordando l’impegno e l’abnegazione dei
poliziotti. Era arrivato da Roma anche Graziano Scheggi, mentre da Forlì
il nostro presidente Giordano Biserni, che ha abbracciato ancora una volta
i familiari della vittima del dovere. |
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