La
carovana | ||
A
legalità e la giustizia sociale anche quest’anno viaggiano
a bordo di una carovana, la Carovana Antimafie 2004, che è
partita dalla Lombardia, in particolare da Milano, il 20 settembre
e passerà per tutte le regioni italiane e per la prima volta
anche in Francia, incontrando la società civile e le istituzioni
di Nizza, Tolone e Bastia per terminare il 19 dicembre in Sicilia,
per la precisione ad Agrigento. Centinaia di comuni, scuole ed Istituzioni
saranno coinvolti per richiamare l’impegno di tutti contro le
organizzazioni mafiose. L’iniziativa, organizzata da Libera (Associazione
Nomi e Numeri contro la mafie, presieduta da Don Luigi Ciotti), ARCI
e Avviso Pubblico, con il sostegno dei tre sindacati confederali (CGIL,
CISL e UIL), propone un programma di appuntamenti itineranti –
incontri nelle scuole, dibattiti con i cittadini, spettacoli teatrali,
proiezione di film, animazioni per i più piccoli – con
l’intento di promuovere una legalità che contrasti poteri
mafiosi e criminali, ma anche i piccoli soprusi che quotidianamente
siamo costretti a subire. Una Carovana quindi nata per ricordare e
ribadire la volontà dei cittadini Italiani di costruire una
società civile più solida, per rafforzare l’associazionismo,
il volontariato, il terzo settore; per promuovere ed implementare
una nuova socialità che è l’essenza delle città,
di quella comunità aperta, giusta e libera che noi tutti vogliamo.
Sono questi desideri di pace che hanno spinto gli organizzatori a
riprendere, anche quest’anno, la strada della legalità
e della solidarietà.
La Carovana Antimafie 2004 è partita da Milano perché
il capoluogo Lombardo, capitale Italiana della finanza, da molti,
erroneamente, non viene considerato a rischio mafia, anzi si pensa
che le organizzazioni mafiose siano a centinaia, se non migliaia di
chilometri più in giù. Per ribadire l’infondatezza
di questo credere e per iniziare a parlare e a far parlare di mafia
anche nel nord-Italia, Libera ha deciso di partire proprio da Milano
e concentrare i dibattiti su alcuni temi che solo in apparenza possono
sembrare distanti dall’argomento mafia, ma che in realtà,
proprio per questo credere, possono diventare più pericolosi
di altri. Per esempio: l’antidoping, l’immigrazione clandestina,
il lavoro nero, la compravendita di manodopera operaia, quest’ultima
largamente sviluppata proprio a Milano e in Lombardia. |