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Notizie brevi 04/03/2014

Omicidio stradale, la lettera

Ci sono persone che lottano dalla mattina alla sera per un progetto, un grande ideale. Una di queste è Stefano Guarnieri, motore dell’associazione Lorenzo Guarnieri e promotore dell’introduzione del reato di Omicidio Stradale. Ci ha appena scritto una lettera. Eccola riportata integralmente.

 

 

“La settimana passata e’ stata per me e la mia famiglia carica di emozioni e pensieri. Il discorso per la fiducia pronunciato dal Presidente del Consiglio al Senato martedi’ scorso e’ stato una piacevole sorpresa e una grande emozione. Raccontare la storia di Lorenzo a tanti Italiani come archetipo di una “cattiva giustizia” e parlare di “violenza stradale” come tema di governo non puo’ che rappresentare per me un grandissimo passo in avanti frutto del lavoro di tante persone che ci hanno accompagnato nel nostro percorso di vita a partire dal quel 2 giugno del 2010.


Ma quel che piu’ conta e’ la fiducia che questo gesto sta dando ai ragazzi, agli amici di Lorenzo, ai giovani che hanno firmato per l’introduzione del reato di omicidio stradale, alla sorella Valentina, sul fatto che le leggi, i comportamenti, le regole, gli investimenti non sono immobili nel tempo ma possono cambiare. Certo occorrono forza, intelligenza, fatica, energia, passione, ma non rassegnazione. Anche a Firenze tante cose sono ancora da fare (e speriamo che vengano fatte) ma molti passi in avanti sono stati fatti (anche grazie al progetto David), con una mortalita’ quasi dimezzata dal 2010 ad oggi.


Non morire per violenza stradale e’ possibile e dobbiamo cercare, come la Svezia, di pensare ad una “vision 0”. Loro ci sono quasi riusciti ad esempio con i bambini. Lo scorso anno 1 bambino sotto i 9 anni vittima di violenza stradale in Svezia contro i 45 dell’Italia (fonte Asaps). E’ possibile; dipende da tutti quanti usano la strada in questo paese e da un cambiamento culturale dei cittadini, della politica e della giustizia.


Ringrazio ovviamente Matteo Renzi per l’attenzione e la fiducia che ci ha dato e per aver fatto sua la battaglia di giustizia di tante famiglie e tanti operatori della strada. Volevo concludere rigraziando tutti voi che conosco perche’ avete dedicato a questo argomento la cosa piu’ preziosa che ognuno di noi ha: il tempo. Senza il vostro tempo non si sarebbero fatti passi in avanti. La strada e’ lunga ma l’obiettivo e’ talmente importante e nobile che sono sicuro vi porti a considerare questo momento una linea di partenza e non un traguardo di arrivo.


Un caro saluto a tutti voi, Stefano Guarnieri

 

 


da borgomeo.blogautore.repubblica.it

 


 

La lettera di Stefano Guarnieri

 

 

Martedì, 04 Marzo 2014
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