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Notizie brevi 10/03/2014

La Stampa
Polizia stradale non lo ferma subito: avvocato vince ricorso

L’agente era fuori servizio e “non riconoscibile”
Cuneo - Un agente della polizia stradale gli aveva contestato una contravvenzione prendendo la targa della sua auto mentre era in coda alla rotonda. 
 
 

L’automobilista, Gianmaria Dalmasso, avvocato cuneese, aveva ricevuto la comunicazione che lo sanzionava per aver imboccato la corsia sbagliata alla rototatoria di piazza D’Armi, per andare dal tunnel della Est-ovest in corso Gramsci. Ha presentato ricorso e il giudice di pace ha dato ragione al poliziotto. 

 

Il legale ha proposto appello al tribunale che gli ha dato ragione condannando la Prefettura a pagare 1700 euro per le spese dei due giudizi e a rimborsare la multa di 88,69 euro. “Secondo il giudice, posto che in quel caso l’agente di polizia non era riconoscibile perché senza divisa – spiega l’avvocato -, avrebbe dovuto fermarmi, sporgere la “paletta” e mostrare il tesserino”. Per il tribunale di Cuneo – che richiama il codice della strada – l’essere fermati “è una garanzia ineludibile”. “In quel tratto – conclude Dalmasso – non è chiaro come ci si deve comportare e molti sono stati sanzionati in questo modo”.

 

 

da lastampa.it

 

 

 

 

 

 

Lunedì, 10 Marzo 2014
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