ENNA - E appena qualche giorno fa un bambino di 10 anni ha perso
la vita in un incidente stradale che si è verificato sull’A19
Palermo-Catania, nei pressi di Enna. Sono ancora gravi le condizioni
della sorellina gemella, ricoverata all’ospedale Sant’Elia di
Caltanissetta. Al volante c’era la madre, Graziella Tudisco, 45
anni, rimasta lievemente contusa.
L’auto, una Suzuki, ha strisciato il guard-rail e si è
ribaltata su un fianco. I bambini erano sul sedile posteriore,
senza cintura di sicurezza, mentre la madre l’aveva allacciata.
Nell’urto il piccolo è stato sbalzato fuori dall’auto dal
lunotto posteriore, volando per 18 metri dal viadotto. Trasferiti
in elicottero a Caltanissetta, il bambino è giunto ancora
vivo in ospedale, dove è spirato poco dopo. Le condizioni
della sorella sono disperate. La polizia stradale di Enna, che
ha compiuto i rilievi, sta cercando di stabilire le cause dell’incidente.
E in proposito l’Asaps (Associazione sostenitori della Polstrada)
ricorda ai genitori «l’importante ruolo dei seggiolini di
trattenuta dei bambini; soprattutto - spiega il presidente dell’Associazione,
Giordano Biserni - ricordiamo l’ esempio che possono dare ai loro
bambini utilizzando, come previsto, loro per primi anche le cinture
di sicurezza posteriori. È l’esempio la più valida
forma educativa».