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Notizie brevi 05/08/2005

FIRENZE - NETTUNO LESIONATO. UBRIACO SCALA LA STATUA DEL BIANCONE. IDENTIFICATO DALLA POLIZIA MUNICIPALE, IL COLPEVOLE È STATO DENUNCIATO.

FIRENZE, NETTUNO LESIONATO.
UBRIACO SCALA LA STATUA DEL BIANCONE. IDENTIFICATO DALLA POLIZIA MUNICIPALE, IL COLPEVOLE È STATO DENUNCIATO.

(ASAPS) FIRENZE – Rischia una bella condanna, il vandalo che la notte tra il 2 ed il 3 agosto, in stato di ebbrezza, ha scalato la statua del Nettuno che domina il complesso della fontana in piazza Signoria, davanti al Palazzo Vecchio, più noto come il “Biancone”. L’allarme era scattato con grande tempestività, quando nella sala operativa della Polizia Municipale, l’attenzione degli operatori era stata attirata dallo sgambettare di un giovane imbecille, che si era arrampicato sulla statua. L’imbecille, alla fine, è riuscito a spezzare la mano dell’opera, andata in mille pezzi: una squadra di restauratori ha già recuperato tutti i frammenti, anche quelli più piccoli, ed è già all’opera per il restauro. L’autore del danneggiamento, è stato identificato poco dopo il fatto, e nei suoi confronti è scattata una denuncia a piede libero per danneggiamento di bene pubblico aggravato dal fatto che si tratta di un’opera storico-artistica e per deterioramento di bene sottoposto a vincolo. È stato il comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini a fare il punto delle indagini: "Confermiamo il fermo di una delle due persone individuate nella tarda mattinata come presunti coinvolti nell’episodio di questa notte. Si tratta di due fratelli originari di Empoli, C.S. 28 anni e C.S. 30 anni, che abbiamo interrogato nel pomeriggio. Uno, il ventottenne, ha ammesso di essere l’autore del danneggiamento escludendo il coinvolgimento del fratello che anzi ha cercato di dissuaderlo". I fratelli hanno raccontato di aver trascorso la serata in un pub della zona e per motivi futili uno dei due si è arrampicato sulla statua. Tutto questo, come emerge dalle immagini delle telecamere, attendendo il momento in cui l’auto della Polizia Municipale si è allontanata per effettuare il suo consueto controllo nella zona.” Il caso è stato risolto grazie a una serie di elementi raccolti dalla Polizia Municipale e alla prontezza dimostrata dagli agenti" aggiunge il comandante Bartolini. Nello specifico grazie alle dichiarazioni dei testimoni presenti sulla piazza (le guardie giurate in servizio alla Loggia dei Lanzi e due passanti), alle immagini riprese dalle telecamere di Palazzo Vecchio, all’attenzione posta dagli agenti di pattuglia che avevano già notato nei minuti precedenti i due fratelli in atteggiamento particolarmente euforico e dai controlli effettuati sui pronto soccorso della provincia di Firenze. Dalle immagini emerge infatti come il vandalo avesse riportato alcune ferite in seguito alla caduta. "Abbiamo ristretto il cerchio - riprende Bartolini - finché non è stato individuato all’ospedale Nuovo San Giovanni Di Dio C.S. quale probabile colpevole". A inchiodarlo alle sue responsabilità, oltre alle descrizioni dei testimoni e alle immagini delle telecamere, un prelievo effettuato a uno sportello bancomat della zona pochi minuti prima. "Dai comportamenti dei due, gli agenti in auto hanno avuto l’impressione che stessero per effettuare un prelievo - spiega il comandante della Polizia Municipale -. Per questo sono stati richiesti riscontri presso le banche della zona da cui è stato possibile risalire all’identità del proprietario del bancomat. Appunto C.S. che, di fronte a queste evidenze, ha confessato". (ASAPS)


Venerdì, 05 Agosto 2005
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