Tecnico della Provincia di Ravenna condannato dopo incidente avvenuto tra due camion

RAVENNA - L’autista romeno coinvolto nell’incidente mortale è stato assolto. Mentre l’ex funzionario della Provincia già responsabile del settore Strade è stato condannato a due mesi e 20 giorni di carcere con pena sospesa e non menzione (la procura aveva chiesto otto mesi a testa). Si è chiuso così ieri mattina davanti al gup Antonella Guidomei il rito abbreviato per la morte del 43enne Antonio Marasca, il camionista di Castelbologese con moglie e tre figli deceduto il 13 maggio 2010 nel suo tir in un incidente stradale verificatosi durante un viaggio di lavoro.

Tutto era accaduto quando, per non urtare un altro camion incrociato sulla via Gardizza di Conselice, aveva allargato troppo finendo in un fossato laterale. Secondo la relazione dell’ingegnere ferrarese Francesco Rendine incaricato dal tribunale, l’evento era stato influenzato da tre fattori: la conformazione critica di quell’area stradale; la manovra eseguita dal camionista poi deceduto; e la manovra eseguita da entrambi i conducenti che avrebbero invece dovuto arrestare i loro veicoli e concordare cosa fare magari scendendo. Le indagini, dopo un’iniziale richiesta di archiviazione, avevano conosciuto nuovo slancio attraverso un esposto dei familiari della vittima.

Per quanto riguarda il romeno, la difesa - avvocati Mauro Brighi, Valentina Fussi e Christian Biserni - ha sostenuto che l’imputato aveva fatto quanto in sua possibilità per evitare l’impatto, chiudendo perfino lo specchietto laterale. Mentre per l’ex funzionario, l’avvocato difensore Ermanno Cicognani ha sostenuto che la segnalazione sull’eventuale criticità esistente su quella strada, gli sarebbe dovuta pervenire da ispettori, da cittadini o attraverso eventuali dati statistici circa una particolare incidenza di sinistri che in realtà non si sarebbe verificata. Motivazioni entro 90 giorni, quindi le parti avranno modo di fare appello.

da romagnanoi.it