Rimini
Pieno successo per la Tavola rotonda sul tema
"Misure in materia d'incidentalità stradale - iniziative legislative per l'introduzione del reato di omicidio stradale"
(ASAPS) Oltre 100 persone erano presenti nell'Aula Magna dell'università, in gran parte appartenenti alle forze dell'ordine.
Presenti anche insegnanti e rappresentanti di altre associazioni. Alla tavola rotonda organizzata dalla prefettura di Rimini non ha potuto essere presente il prefetto Claudio Palomba per una improvvisa convocazione a Roma.
Ha moderato il convegno il Vice Prefetto Clemente Di Nuzzo. Il primo intervento è del Procuratore della Repubblica di Rimini il dr. Paolo Giovagnoli che che illustra preliminarmente l'attuale normativa che regola i casi di omicidio colposo stradale aggravato di cui all'art.589 CP e le lesioni previste dall'590 CP.
Il magistrato nel suo quadro complessivo fa riferimento alle varie ipotesi del rito abbreviato e dell'applicazione del sistema delel attenuanti.
E' interevenuto poi il presidente dell'ASAPS Biserni che ha illustrato gli ottimi risultati sulle stragi del sabato sera in Italia e in Romagna e si è soffermato poi sul problema alcol, e di come la comunicazione pubblicitaria abbia sempre messo in risalto, anche subdolamente gli alcolici.
E' la volta del vice prefetto Antonio Infante del Ministero dell'Interno il quale espone in dettaglio lo stato della sicurezza stradale e quello che si è fatto per migliorare la situazione. E' intervenuto a questo punto l'avvocato Flavio Pirovano dell' AVISL - Associazione Vittime Incidenti Stradali, sul Lavoro e Malasanità, che ha sviluppato la la sua
relazione con un escursus sulla storia della proposta dell'omicidio stradale riconoscendo la primigenitura della proposta delle associazioni Lorenzo Guarnieri, Gabriele Borgogni e ASAPS. Pirovano fa esempi molto calzanti sull'ingiustizia stradale. L'avvocao illustra poi la proposta dell'AVISL, presentata ieri al Senato da un gruppo di senatori del PD.
Alla presentazione di Roma era presente anche Valentina Borgogni in rappresentanza delle tre associazioni prime propmotrici. In sintesi i contenuti della proposta: pena da 6 a 16 anni, revoca patente e soprattutto altri profili di condotta riconducibile alla figura dell'Omicidio stradale come l'omissione di soccorso e velocità quando questa sarà doppia rispetto al limite stabilito.
Torna a prendere la parola Giordano Biserni che illustra gli argomenti che portarono fina dal 2011 a promuovere l'iniziativa della raccola di firme da parte delle associazioni Guarnieri, Borgogni ed ASAPS che oggi sono oltre 76.000.
Biserni ricorda la tragedia di Lorenzo a Firenze e il fatto che il primo firmatario fu proprio Matteo Renzi il sindaco delal città gigliata. Conclude di nuovo il procuratore Giovagnoli che questa volta entra nel merito della proposta dell'Omicidio stradale. Si dichiara favorevole a rivedere il meccanismo delle pene, ma contrario alla configurazione di un nuovo reato. In sostanza secondo il procuratore si potrebbe rivedere il sistema delle pene già previsto dal 589 CP e quindi ancora con l'applicazione delle ipotesi colpose aggravate e valutando di volta in volta i casi di dolo eventuale fra colpa cosciente e dolo eventuale. Il magistrato sottolinea che anche certi patteggiamenti dovrebbero essere meglio filtrati e prima di essere concesse le attenuanti dovrebbero essere liquidate le parti. Insomma il procuratore sì dichiara favorevole ad una revisione dei meccanismi delle pene per evitare le impunità di oggi, ma si si dichiara contrario ad un nuovo specifico reato.
Sono seguiti alcuni interventi di rappresentanti di associazioni che occupani dei problemi dei giovani e della dott.ssa Berardi dell'Ufficio scolastico provinciale, che ha illustrato le iniziative adottate dal suo ufficio nell'organizzazione degli incontri con igiovani sul tema sicurezza
stradale. (ASAPS)