(ANSA)
- FORLI’, 28 LUG - Una ricerca della Facolta’ di Psicologia dell’Universita’
di Bologna in collaborazione con l’Asaps per monitorare e descrivere
le aggressioni alle ’divise’ che fanno rispettare la legge sulle
strade: secondo l’associazione sostenitori e amici della Polizia
stradale, si tratta infatti di un fenomeno in espansione soprattutto
dopo l’avvento della patente a punti.
Negli ultimi anni l’Asaps ha raccolto sistematicamente
tutte le notizie di stampa relative alle aggressioni su strada
agli operatori delle forze di polizia, archiviando tutto il materiale
in un file chiamato ’’Sbirri pikkiati’’ che e’ stato in parte
inserito nel sito www.asaps.it nel cassetto aggressioni e nelle
rassegne su alcol e guida. Materiale da cui emerge - denuncia
il presidente dell’Asaps Giordano Biserni - un quadro complessivo
allarmante ’’fatto di abuso di alcol, violenza, illegalita’, insofferenza
e arroganza verso chi fa rispettare la legge’’. L’ampia documentazione
ha attirato l’attenzione del gruppo di studio in Psicologia dell’emergenza
e degli eventi critici coordinato, nella sede di Cesena della
facolta’, dal dott.Luca Pietrantoni, che ha elaborato un questionario
al quale possono rispondere gli operatori delle forze dell’ordine
che nella loro attivita’ di servizio hanno subito aggressioni
fisiche piu’ o meno violente. Il questionario e’ accessibile sul
sito www.asaps.it
’’Poiche’ gli episodi archiviati da Asaps - spiega
Biserni - sono frequentemente legati a reazioni scomposte e sproporzionate,
in moltissimi casi connesse con conducenti in stato di ebbrezza,
si e’ posto l’interrogativo del ruolo di chi rappresenta lo Stato
con la divisa, della sua legittimita’ e autorevolezza. Ne e’ nata
una sinergia con lo scopo di capire bene il fenomeno e le conseguenze
psicologiche anche nei confronti degli agenti aggrediti. Asaps
e Universita’ vogliono in questo modo contribuire a monitorare
e capire un fenomeno che e’ sempre piu’ preoccupante e segnale
di un indebolimento della figura istituzionale, con tutte le conseguenze
prevedibili’’.(ANSA)