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Notizie brevi 29/07/2005

Gestione dei rifiuti, quattro arresti - Blitz della Polstrada di Verona Sud

Da Il Giornale di Vicenza

Gestione dei rifiuti, quattro arresti
In carcere dipendente della Provincia, ai domiciliari il fratello di un deputato
L’accusa del pm Barbaglio: concussione e falso

Blitz della Polstrada di Verona Sud.
Nei guai anche una coppia di Grisignano.
Indagata a piede libero la moglie del funzionario pubblico.
Soldi in cambio di consulenze pilotate e affari privati

Le consulenze illegali di Sergio Fanton potevano arrivare fino a 2 mila euro l’una. La procura non ha dubbi. Sarebbe stato il perno di una gestione parallela per favorire aziende specializzate nel recupero dei rifiuti in regime di procedura semplificata. La sua cattura scuote il dipartimento ambiente della Provincia e l’assessorato retto dal leghista Walter Formenton. Con Fanton sono state arrestate altre tre persone: un noto consulente e una coppia di piccoli imprenditori. Una quinta persona, moglie del dipendente pubblico, è sotto inchiesta perché socia della ditta che sarebbe servita a pilotare gli affari di famiglia.
In tutto sono una quindicina gli indagati di questo filone d’indagine in cui si ipotizza il concorso in concussione (è l’estorsione del pubblico ufficiale) e il falso. Per tutta la giornata sono state eseguite perquisizioni nella case e nei luoghi di lavoro degli indagati. Gli investigatori sono andati anche all’“ufficio suolo” della Provincia a palazzo Folco, in contrà San Marco, dove lavorava il funzionario sospettato di infedeltà.
È l’onda lunga dell’inchiesta avviata a marzo dalla polstrada di Verona Sud sotto la regia del procuratore Ivano Nelson Salvarani e del sostituto Angela Barbaglio. Un’indagine che scoperchia intrallazzi a vari livelli che potrebbero spiegare molte cose sul perché a Vicenza c’era una gestione allegra dei rifiuti su vasta scala da parte di troppe aziende, come è scaturito dalle tante denunce (oltre cento).
Per i magistrati migliaia di euro dal 2002 sarebbero stati elargiti in cambio di corsie preferenziali per partecipare al lauto banchetto del business dei rifiuti. Solo nel Vicentino vale centinaia di milioni di euro all’anno.
Il capo ufficio della squadra antinquinamento della Provincia Sergio Fanton, 44 anni, residente a Creazzo in via Monte Verena 4, è stato prelevato nella sua abitazione dalla polstrada di Verona Sud per il trasferimento al S. Pio X. La cattura è stata ordinata del gip Agatella Giuffrida.
Stessa sorte processuale, anche se ha evitato il carcere ed è ai domiciliari, per l’ingegnere Beniamino Didonè, 53 anni, di Rosà, via Campagnola 65/a. Ex assessore del comune bassanese, è fratello del parlamentare leghista Giovanni. Il professionista è accusato di avere certificato il falso in cambio di 250 euro per ogni perizia contestata. Avrebbe verificato l’idoneità di camion a trasportare rifiuti per conto di ditte, alcune clienti della “M.T.”, senza in realtà avere controllato i mezzi e facendosi spedire via fax i libretti di circolazione. Le perizie erano necessarie per l’iscrizione all’albo nazionale delle imprese che si occupano di trasporto di rifiuti.
Arresti domiciliari anche per i coniugi Gaetano Sandonà, 38 anni, e Michela Turetta, di 36, residenti a Poiana di Granfion di Grisignano di Zocco in via Manzoni 86, in qualità di proprietari della “Sandonà Gaetano Autospurghi”. La donna è contitolare della “M.T. Servizi Integrati”, specializzata in consulenze ambientali. Della ditta, che ha sede a Grisignano sempre in via Manzoni, è socia anche Loretta Mantoan, moglie di Fanton e dipendente del Comune di Vicenza, per il quale lavora come centralinista in tribunale. In precedenza la donna era stata intestataria della “Ambiente Duemila”.
Nell’ipotesi del pm Barbaglio la donna sarebbe stata manovrata dal marito che percepiva gli euro degli imprenditori, facendo capire che in caso contrario per loro sarebbero stati dolori.
Cinque mesi di indagini hanno permesso ai poliziotti del sostituto commissario Antonio Di Ruzza di accertare presunti scambi illeciti tra Fanton, Didonè e i coniugi Sandonà, con alcune aziende operanti nel ramo rifiuti.
L’uomo cardine, visto il ruolo, era proprio il pubblico ufficiale Fanton. Aveva una voce importante nei controlli e nel rilascio delle autorizzazioni alle ditte - sono la maggior parte del settore -, che hanno scelto la procedura semplificata per smaltire rifiuti. Gli inquirenti dicono che ha avuto troppa carta bianca. Almeno in una dozzina di casi.
Fanton nella duplice veste di funzionario pubblico ed esperto “privato” avrebbe “consigliato” alcune società di rivolgersi alla “M.T.” cointestata alla moglie Loretta, e amministrata dalla Turetta, per non avere problemi. La sua azione era un palese conflitto interessi.
Per i cinque principali indagati, ai quali è stato nominato d’ufficio l’avv. Edoardo Marchesin di Montecchio Maggiore, la procura disegna relazioni pericolose a suon di euro. Sul conto di Fanton c’è anche una Bmw 3.30 superaccessoriata acquistata da una ditta per la quale nel 2002 si sarebbe praticato uno sconto di 10 mila euro. Per settimane la polstrada ha eseguito intercettazioni telefoniche ed ha interrogato numerosi addetti ai lavori che avrebbero puntato il dito accusatore contro di lui. Il gip Giuffrida, accogliendo le richieste del pm Barbaglio, attribuisce un ruolo strategico al capo dell’ufficio antinquinamento nel fare ipotetiche pressioni ad imprenditori se volevano lavorare nel settore senza lacci e lacciuoli. Il tutto in cambio di euro.
Il perito Fanton e l’ing. Didonè, che saranno interrogati nei prossimi giorni, avrebbero gestito in maniera disinvolta rapporti d’affari che a lungo andare sono deflagrati. Certo, questa è la fase dell’accusa e gli indagati avranno tutto il tempo per difendersi.
La polizia ha sequestrato bonifici compromettenti. Ha raccolto testimonianze ed ha eseguito intercettazioni. Gli sviluppi potrebbero interessare altri ambiti. Il materiale raccolto dagli inquirenti è definito interessante. Ritiene di avere chiuso il cerchio sul giro di soldi e favori nel grande business dei rifiuti, che aveva come copertura un ufficio strategico della Provincia.


Venerdì, 29 Luglio 2005
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