Firenze - Addetti al pagamento dei parcheggi, vestiti come agenti di Polizia. Tra il serio e il faceto, proteste in consiglio comunale

(ASAPS) FIRENZE – Vi diciamo la verità, ci avevamo fatto caso anche noi. Del resto, come sarebbe stato possibile il contrario? La Polizia Municipale, a Firenze, è un punto di riferimento, per la città, e gli incroci nevralgici di una viabilità delicatissima, interessata da grandi opere come la realizzazione della tramvia o afflitta dalla mancanza di una tangenziale esterna, ne richiedono la presenza ad ogni ora del giorno. Spesso anche della notte. Una presenza importante, di grande aiuto anche al ruolo della Polizia di Stato e dei Carabinieri. Per questo, ci eravamo rimasti un po’ male, quando avevamo visto agenti vestiti davvero alla “poliziesca” che controllavano i parcheggi e appioppavano multe. Non armati, ma incappellati proprio come i formali Caschi Bianchi. Diversa la foggia del berretto e qualche particolare, ma da lontano non ti accorgi della differenza. Quelli sono poliziotti municipali, ti viene da pensare. Poi ti avvicini, e vedi scritto “police parcking” come negli Stati Uniti o in Inghilterra, dove il servizio è affidato a volte proprio alle polizie locali. Questi giovani, però, non sono agenti a tutti gli effetti: possono solo controllare e redigere verbali negli spazi in concessione alla Firenze Parcheggi, una società privata, tra le più invise, anche questo lo dobbiamo registrare. Non è allora un rischio, vestire gli addetti al controllo dei parchimetri come dei poliziotti, in un contesto nel quale sarebbe sufficiente un cappellino ed una pettorina, come tutti gli ausiliari del traffico? Un’interrogazione consiliare, presentata dal capogruppo dei Verdi Giovanni Varasi e del consigliere Domenico Valentino ha posto il problema. Tra il serio e il faceto, si è ricordato l’Albertone nazionale, ma viene da chiedersi come mai tanta voglia di inglese e tanta voglia di polizia, in un’era in cui, di polizie, ce ne sono troppe. (ASAPS).