Segnaletica stradale – Caratteristiche – Indicazioni sul retro del segnale – Omissione – Illegittimità del segnale – Configurabilità – Esclusione – Fondamento.
La disposizione dettata dall’art. 77, settimo comma, del D.L.vo 16 novembre 1992, n. 495 (contenente il regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada), che prevede che sul retro dei segnali stradali deve essere indicato l’ente o l’amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l’anno di fabbricazione nonché il numero dell’autorizzazione concessa dal Ministero dei lavori pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione, assolve alla sola finalità di consentire il controllo della provenienza del segnale e della legittimità della sua opposizione, allo scopo di impedire che siano collocati segnali non conformi al tipo regolamentare ovvero da soggetti non autorizzati, e, pertanto, l’eventuale omissione di tali indicazioni non costituisce causa di illegittimità del segnale stesso e, per l’effetto, della prescrizione in esso contenuta.