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Notizie brevi 22/07/2005

INCIDENTI STRADALI AI VEICOLI A DUE RUOTE
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE A RISPOSTA IMMEDIATA DEGLI ON.ROSATO E PASETTO CON I DATI ASAPS
LA RISPOSTA DEL MINISTRO DEI TRASPORTI

INCIDENTI STRADALI AI VEICOLI A DUE RUOTE
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE A RISPOSTA IMMEDIATA DEGLI ON.ROSATO E PASETTO CON I DATI ASAPS
LA RISPOSTA DEL MINISTRO DEI TRASPORTI

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA
IN COMMISSIONE TRASPORTI

Premesso che:
Il periodo maggio e giugno 2005 se confrontato con lo stesso periodo del 2004 mostra un trend positivo della sinistrosità stradale automobilistica. Confrontando gli incidenti avvenuti nei fine settimana (venerdì - sabato - domenica) di maggio e giugno 2005 con gli stessi dati relativi al 2004 si possono infatti riscontrare i primi segnali favorevoli. Secondo i rilievi dei sinistri della Polizia Stradale e dell’Arma dei Carabinieri (ai quali però si dovranno poi aggiungere tutti i rilievi delle Polizie Municipali che al momento non si dispongono) nei fine settimana dei mesi di maggio e giugno 2005 si sono contati 12.281 incidenti con una diminuzione del 13% rispetto allo stesso periodo del 2004. I decessi nel 2005 sono stati 374 con un calo del 9% rispetto al 2004. Anche i feriti hanno avuto un calo rispetto all’anno precedente e sono passati dagli 11.483 del 2004 ai 9.499 del 2005;
Al trend positivo che sembra essersi innescato nella sinistrosità automobilistica seguono dati ancora negativi per la sinistrosità motociclistica e ciclomotoristica. Secondo una recente elaborazione de Il Centauro, l’organo di informazione dell’Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale (Asaps), dei 374 morti dei fine settimana di maggio e giugno 2005, ben 175, pari al 47% dei decessi totali, hanno riguardato i conducenti o i trasportati di motocicli o ciclomotori con un forte incremento rispetto al 2004 dove la situazione già critica era caratterizzata da una percentuale del 42% dei decessi totali. La maggioranza delle vittime fra i motociclisti riguarda persone sotto i 35 anni che si trovavano alla guida o che venivano trasportate da moto di grossa cilindrata;
I dati mostrano quanto contrariamente ad altri segmenti in quello delle due ruote l’effetto dissuasivo della patente a punti tarda a produrre i suoi effetti. A questo contribuiscono certamente alcuni comportamenti di guida scorretti quale la violazione dei limiti di velocità, che in alcuni tratti stradali avviene con una frequenza allarmante, ma anche l’ancora carente attività di controllo interamente dedicata alle due ruote e la dotazione infrastrutturale delle strade nazionali che sembra non cogliere ancora le possibilità derivanti dall’innovazione dei materiali e delle tecnologie;
Le recenti dichiarazioni degli stessi esponenti della Polizia stradale evidenziano quanto tra le maggiori concause degli incidenti più gravi si deve ascrivere proprio l’inadeguatezza infrastrutturale di molte strade nazionali. Le infrastrutture stradali risultano in molti casi prive degli elementari ausili di sicurezza quali le barriere protettive e le cosiddette vie di fuga che, oltre a non essere presenti in molti punti critici della rete stradale, laddove esistono sono bloccate da alberi, pali della luce, segnali stradali o cartelli pubblicitari. Anche i guardrail sono inadeguati e, in molti casi, rappresentano la causa delle morti di molti motociclisti;
S’interroga il Ministro per sapere:
Quali atti abbia intrapreso o intenda intraprendere per prevedere un potenziamento dell’attività di controllo sulle strade nazionali dedicato alle due ruote nonché quali atti abbia intrapreso o intenda intraprendere per ridurre la percentuale di incidenti che riguardano i motociclisti e quindi mettere in sicurezza le strade nazionali superando l’attuale condizione che risulta caratterizzata da inadeguate barriere protettive che, in molti casi, per il loro pessimo stato di manutenzione rendono ancora più drammatiche le conseguenze di un sinistro.
ROSATO, PASETTO
Roma, 20 luglio 2005

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Gabinetto – Ufficio Interrogazioni

Classifica: 5940/ICO
Oggetto: Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04633 presentata dagli On. Rosato e Pasetto.
RISPOSTA
Onorevole Presidente, onorevoli membri della Commissione, la questione, che è stata sollevata dall’interrogazione presentata dai deputati Rosato e Pasetto cui qui cercherò di fornire elementi di risposta che spero possano essere utili riguarda la sicurezza dei cittadini e mi richiede necessariamente una trattazione che deve essere quanto più completa e approfondita. La risposta che presenterò ha coinvolto diverse strutture del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti nonché il Ministero dell’interno per quanto riguarda gli aspetti di controllo su strada. Spero quindi mi sarà concesso andare oltre la ristretta tempistica prevista dal Regolamento.
La sicurezza stradale ha costituito e continua a costituire uno dei punti focali dell’attività del Governo che ha assunto numerose e importanti iniziative volte a ridurre l’incidentalità ed i casi di mortalità. Tuttavia nonostante gli sforzi compiuti occorre prendere atto del dato relativo ad una elevata incidentalità rispetto al totale che riguarda il settore delle due ruote verifìcatasi nel periodo dei fine settimana degli scorsi mesi di maggio e giugno, cui fanno riferimento gli On. Interroganti.
Nel sottolineare che l’andamento statistico di un fenomeno va valutato su un periodo di osservazione più esteso e rappresentativo, si sta attentamente monitorando il fenomeno per l’eventuale studio di misure specifiche al fine di verificare l’effetto dissuasivo sui comportamenti scorretti delle misure di sicurezza stradale introdotte con le ultime modifiche al Codice della Strada.
Quanto sopra tenuto anche conto che, le misure introdotte hanno comunque prodotto dei miglioramenti nei comportamenti nel settore delle due ruote. Basti pensare in particolare all’uso del casco che oggi risulta più diffuso e frequente rispetto alla situazione preesistente.
Sempre con riferimento all’attenzione per la sicurezza della circolazione sulle due ruote ed in particolare, con riguardo ai ciclomotori, va ricordato che con le ultime modifiche al Codice della Strada è stato introdotto l’obbligo del conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori per i conducenti minorenni.
Inoltre con il decreto legge 30 giugno 2005 n. 151, convertito con legge 214 del 2003, è stata prevista 1’estensione dell’obbligo di conseguimento del patentino per coloro che diventeranno maggiorenni a partire dal 1° ottobre e introdotto l’obbligo di attestazione dell’idoneità psicofisica ai fini del conseguimento del patentino stesso.
Ulteriori iniziative hanno riguardato l’inserimento nella legge 166 del 2002, recante disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti di una specifica norma per il miglioramento della sicurezza stradale sulla rete nazionale. Con apposito stanziamento la norma prevede obblighi a carico dei gestori autostradali consistenti nella posa in opera di reti di protezione sui viadotti e sui cavalcavia nonché lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla rete stradale.
Tali adempimenti sono stati puntualmente recepiti nel 1° Contratto di Programma stipulato tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e 1’ANAS s.p.a in particolare all’art. 3 concernente il piano degli investimenti della società stradale entro i limiti delle risorse recante dalle leggi finanziarie e di bilancio e dalla citata legge 166 del 2002.
In dettaglio I’ANAS ha precisato che:
- tutti i punti critici ad elevata pericolosità della rete stradale nazionale ricadente nella competenza della società sono protetti con adeguate barriere di protezione ed insieme ad essi gran parte dell’estesa complessiva della rete stradale;
- nel periodo 2002-2004 sono stati appaltati 1avori di adeguamento o nuove installazioni di barriere di sicurezza per un importo di circa 350 milioni di euro;
- attualmente I ‘ANAS sta sviluppando un programma per il miglioramento della sicurezza stradale cofinanziato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in cui sono presente ulteriori 24 interventi di adeguamento o nuove installazioni di barriere di sicurezza per un importo di circa 52 milioni di euro:
- il piano decennale 2003-2012 della società prevede poi ulteriori interventi per il totale adeguamento della barriere di sicurezza della rete nazionale. Per quanto attiene alla materia delle barriere di sicurezza, si evidenzia che la progettazione l’omologazione e l’utilizzazione delle barriere di sicurezza in Italia è disciplinata dal decreto ministeriale 21 giugno 2004 con il quale sono state recepite le norme europee EN 1317.
È il caso di ricordare che tali norme costituiscono elementi di sicurezza passiva ed, in quanto tali, possono solo limitare le conseguenze del verificarsi di un incidente. Infatti sono state redatte al fine del contenimento dei mezzi pesanti e della riduzione delle conseguenze dell’impatto contro la barriera da parte di un’autovettura leggera.
Si sta tuttavia sempre più diffondendo presso i progettisti ed i produttori di barriere una sensibilità verso tale problematica. Infatti sono allo studio particolari barriere munite di un "grembiule" inferiore che impedisca al motociclista di scivolare sotto la lama a tripla onda e di impattare i paletti metallici di sostegno.
Sono altresì allo studio sistemi di protezione da sovrapporre alle barriere già poste in opera con le stesse finalità.
Per quanto riguarda il livello di manutenzione delle barriere già installate che come detto in precedenza è a carico dei gestori autostradali, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha diramato già nell’agosto 2004 una circolare rivolta a tutti gli enti proprietari di strade con la quale è stata ribadita l’importanza dei dispositivi di ritenuta ai fini della sicurezza stradale ed è stato rivolto un esplicito invito a verificarne le condizioni di efficienza e di manutenzione nonché programmazione per i necessari interventi di adeguamento.
Lo sviluppo di tali sistemi che va inquadrato nell’insieme delle soluzioni atte a dare una risposta alle problematiche evidenziate dagli On. Interroganti è certamente auspicato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che assumerà tutte le iniziative possibili sia per modificare l’attuale normativa che ancora non contempla tali sistemi sia per sensibilizzare ancor di più i produttori di tali barriere su tali aspetti.
Da ultimo si riferisce quanto fatto conoscere dal competente Ministero dell’interno relativamente al potenziamento delle attività di controllo sulla strade.
Premettendo che mediamente il 40% degli incidenti con conseguenze mortali si verifica nei centri abitati il cui controllo sotto il profilo della viabilità è, come noto, affidato essenzialmente alle Polizie Municipali, va evidenziato che Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri nei fine settimana di maggio e giugno 2005 hanno accertato oltre 197.000 violazione del Codice della Strada con la decurtazione di oltre 250.000 punti patente ed hanno ritirato oltre 7300 patenti di guida su strada.
Con l’avvio della stagione estiva sulla base delle direttive impartite dal Ministero dell’interno alle singole Prefetture sono stati potenziati i servizi di polizia stradale per la prevenzione dei fenomeni infortunistici e per favorire la sicurezza e la fluidità della circolazione sulla rete viaria nazionale. Sono stati inoltre intensificati i servizi di controllo lungo gli itinerari verso i locali di ritrovo e le discoteche per la prevenzione del fenomeno delle cosiddette "stragi del sabato sera" anche mediante l’attuazione di campagne mirate.
In tale contesto lo scorso fine settimana la Polizia Stradale ha controllato oltre 2.200 conducenti di veicoli con etilometro ed ha contestato 1.194 violazioni di cui 421 per superamento dei limiti di velocità e 237 per guida in stato di alterazione psicofisica per alcool o droghe ritirando 304 patenti.
Saranno inoltre incrementati da parte della Polizia Stradale e controlli da remoto mediante l’utilizzo di telecamere intelligenti in grado di rilevare violazioni ai limiti di velocità ed alle norme sul sorpasso e sull’uso improprio della corsia di emergenza in autostrada.

Legge 1° agosto 2002, n 166
"disposizione in materia di infrastrutture e trasporti"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 181 del 3 agosto 2002 - Supplemento Ordinario n. 158
Art 15
(Programma per il miglioramento della sicurezza stradale sulla rete nazionale)

1. Per la realizzazione di un programma di interventi ed azioni diretti al miglioramento della Sicurezza stradale sulla rete classificata nazionale, con priorità per le strade ad elevate incidentalità e con particolare attenzione alla installazione di adeguate reti di protezione sui viadotti autostradali e stradali, approvato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in coerenza con il Piano nazionale della sicurezza stradale approvato dal CIPE, e’ autorizzato un limite di impegno quindicennale di 20.000.000 di euro per l’anno 2002, quale concorso dello Stato agli oneri derivanti da mutui o altre operazioni finanziarie che l’Ente nazionale per le strade (ANAS), o gli enti destinatari delle competenze trasferite, sono autorizzati ad effettuare.
2. Per una migliore sicurezza stradale, il Governo, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore,
della presente legge, e’ tenuto ad adottare il regolamento di cui all’articolo 22, comma 4, della 1egge 24 novembre 2000, n. 340, ai fini dell’attuazione dei Piani urbani di mobilità.
3. Nell’ambito del programma di cui al comma 1° si procede, senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato, all’obbligatoria installazione nelle autostrade, come definite dall’articolo 2 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), e successive modificazioni, di reti di protezione sui viadotti e sui cavalcavia. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai lavori per i quali l’individuazione del soggetto affidatario sia già intervenuta alla data di entrata in vigore della presente legge.
4. All’onere derivante dall’attuazione del presente articolo, pari a 20.000.000 di euro a decorrere dall’anno 2002, si provvede, per gli anni 2002, 2003 e 2004, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nell’ambito dell’unità previsionale di base di conto capitale "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2002, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero dell’infrastrutture e dei trasporti.
5. Per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla rete stradale di importo superiore a 200.000 euro, il disposto dell’articolo 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241, si intende adempiuto mediante pubblicazione per estratto dell’avvio del procedimento su un quotidiano a diffusione locale.
6. Per la verifica della puntuale attuazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché di completamento della rete autostradale affidata in concessione, il soggetto concedente provvede annualmente ad accertare l’effettiva realizzazione di quanto previsto nei rispettivi piani finanziari, assumendo le eventuali iniziative a norma di convenzione, e redige annualmente una relazione da inviare al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che provvede a trasmetterla alle competenti Commissioni parlamentari
.


Venerdì, 22 Luglio 2005
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