INTERROGAZIONE
A RISPOSTA IMMEDIATA
IN COMMISSIONE TRASPORTI
Premesso
che:
Il periodo maggio e giugno 2005 se confrontato con lo stesso periodo
del 2004 mostra un trend positivo della sinistrosità stradale
automobilistica. Confrontando gli incidenti avvenuti nei fine
settimana (venerdì - sabato - domenica) di maggio e giugno
2005 con gli stessi dati relativi al 2004 si possono infatti riscontrare
i primi segnali favorevoli. Secondo i rilievi dei sinistri della
Polizia Stradale e dell’Arma dei Carabinieri (ai quali però
si dovranno poi aggiungere tutti i rilievi delle Polizie Municipali
che al momento non si dispongono) nei fine settimana dei mesi
di maggio e giugno 2005 si sono contati 12.281 incidenti con una
diminuzione del 13% rispetto allo stesso periodo del 2004. I decessi
nel 2005 sono stati 374 con un calo del 9% rispetto al 2004. Anche
i feriti hanno avuto un calo rispetto all’anno precedente
e sono passati dagli 11.483 del 2004 ai 9.499 del 2005;
Al trend positivo che sembra essersi innescato nella sinistrosità
automobilistica seguono dati ancora negativi per la sinistrosità
motociclistica e ciclomotoristica. Secondo una recente elaborazione
de Il Centauro, l’organo di informazione dell’Associazione
Sostenitori Amici della Polizia Stradale (Asaps), dei 374 morti
dei fine settimana di maggio e giugno 2005, ben 175, pari al 47%
dei decessi totali, hanno riguardato i conducenti o i trasportati
di motocicli o ciclomotori con un forte incremento rispetto al
2004 dove la situazione già critica era caratterizzata
da una percentuale del 42% dei decessi totali. La maggioranza
delle vittime fra i motociclisti riguarda persone sotto i 35 anni
che si trovavano alla guida o che venivano trasportate da moto
di grossa cilindrata;
I dati mostrano quanto contrariamente ad altri segmenti in quello
delle due ruote l’effetto dissuasivo della patente a punti
tarda a produrre i suoi effetti. A questo contribuiscono certamente
alcuni comportamenti di guida scorretti quale la violazione dei
limiti di velocità, che in alcuni tratti stradali avviene
con una frequenza allarmante, ma anche l’ancora carente attività
di controllo interamente dedicata alle due ruote e la dotazione
infrastrutturale delle strade nazionali che sembra non cogliere
ancora le possibilità derivanti dall’innovazione dei
materiali e delle tecnologie;
Le recenti dichiarazioni degli stessi esponenti della Polizia
stradale evidenziano quanto tra le maggiori concause degli incidenti
più gravi si deve ascrivere proprio l’inadeguatezza
infrastrutturale di molte strade nazionali. Le infrastrutture
stradali risultano in molti casi prive degli elementari ausili
di sicurezza quali le barriere protettive e le cosiddette vie
di fuga che, oltre a non essere presenti in molti punti critici
della rete stradale, laddove esistono sono bloccate da alberi,
pali della luce, segnali stradali o cartelli pubblicitari. Anche
i guardrail sono inadeguati e, in molti casi, rappresentano la
causa delle morti di molti motociclisti;
S’interroga il Ministro per sapere:
Quali atti abbia intrapreso o intenda intraprendere per prevedere
un potenziamento dell’attività di controllo sulle
strade nazionali dedicato alle due ruote nonché quali atti
abbia intrapreso o intenda intraprendere per ridurre la percentuale
di incidenti che riguardano i motociclisti e quindi mettere in
sicurezza le strade nazionali superando l’attuale condizione
che risulta caratterizzata da inadeguate barriere protettive che,
in molti casi, per il loro pessimo stato di manutenzione rendono
ancora più drammatiche le conseguenze di un sinistro.
ROSATO, PASETTO
Roma, 20 luglio 2005
Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti
Gabinetto – Ufficio Interrogazioni
Classifica:
5940/ICO
Oggetto: Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04633
presentata dagli On. Rosato e Pasetto.
RISPOSTA
Onorevole Presidente, onorevoli membri della Commissione, la questione,
che è stata sollevata dall’interrogazione presentata
dai deputati Rosato e Pasetto cui qui cercherò di fornire
elementi di risposta che spero possano essere utili riguarda la
sicurezza dei cittadini e mi richiede necessariamente una trattazione
che deve essere quanto più completa e approfondita. La
risposta che presenterò ha coinvolto diverse strutture
del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti nonché
il Ministero dell’interno per quanto riguarda gli aspetti
di controllo su strada. Spero quindi mi sarà concesso andare
oltre la ristretta tempistica prevista dal Regolamento.
La sicurezza stradale ha costituito e continua a costituire uno
dei punti focali dell’attività del Governo che ha
assunto numerose e importanti iniziative volte a ridurre l’incidentalità
ed i casi di mortalità. Tuttavia nonostante gli sforzi
compiuti occorre prendere atto del dato relativo ad una elevata
incidentalità rispetto al totale che riguarda il settore
delle due ruote verifìcatasi nel periodo dei fine settimana
degli scorsi mesi di maggio e giugno, cui fanno riferimento gli
On. Interroganti.
Nel sottolineare che l’andamento statistico di un fenomeno
va valutato su un periodo di osservazione più esteso e
rappresentativo, si sta attentamente monitorando il fenomeno per
l’eventuale studio di misure specifiche al fine di verificare
l’effetto dissuasivo sui comportamenti scorretti delle misure
di sicurezza stradale introdotte con le ultime modifiche al Codice
della Strada.
Quanto sopra tenuto anche conto che, le misure introdotte hanno
comunque prodotto dei miglioramenti nei comportamenti nel settore
delle due ruote. Basti pensare in particolare all’uso del
casco che oggi risulta più diffuso e frequente rispetto
alla situazione preesistente.
Sempre con riferimento all’attenzione per la sicurezza della
circolazione sulle due ruote ed in particolare, con riguardo ai
ciclomotori, va ricordato che con le ultime modifiche al Codice
della Strada è stato introdotto l’obbligo del conseguimento
del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori
per i conducenti minorenni.
Inoltre con il decreto legge 30 giugno 2005 n. 151, convertito
con legge 214 del 2003, è stata prevista 1’estensione
dell’obbligo di conseguimento del patentino per coloro che
diventeranno maggiorenni a partire dal 1° ottobre e introdotto
l’obbligo di attestazione dell’idoneità psicofisica
ai fini del conseguimento del patentino stesso.
Ulteriori iniziative hanno riguardato l’inserimento nella
legge 166 del 2002, recante disposizioni in materia di infrastrutture
e trasporti di una specifica norma per il miglioramento della
sicurezza stradale sulla rete nazionale. Con apposito stanziamento
la norma prevede obblighi a carico dei gestori autostradali consistenti
nella posa in opera di reti di protezione sui viadotti e sui cavalcavia
nonché lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria
sulla rete stradale.
Tali adempimenti sono stati puntualmente recepiti nel 1° Contratto
di Programma stipulato tra il Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti e 1’ANAS s.p.a in particolare all’art.
3 concernente il piano degli investimenti della società
stradale entro i limiti delle risorse recante dalle leggi finanziarie
e di bilancio e dalla citata legge 166 del 2002.
In dettaglio I’ANAS ha precisato che:
- tutti i punti critici ad elevata pericolosità della rete
stradale nazionale ricadente nella competenza della società
sono protetti con adeguate barriere di protezione ed insieme ad
essi gran parte dell’estesa complessiva della rete stradale;
- nel periodo 2002-2004 sono stati appaltati 1avori di adeguamento
o nuove installazioni di barriere di sicurezza per un importo
di circa 350 milioni di euro;
- attualmente I ‘ANAS sta sviluppando un programma per il
miglioramento della sicurezza stradale cofinanziato dal Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti in cui sono presente ulteriori
24 interventi di adeguamento o nuove installazioni di barriere
di sicurezza per un importo di circa 52 milioni di euro:
- il piano decennale 2003-2012 della società prevede poi
ulteriori interventi per il totale adeguamento della barriere
di sicurezza della rete nazionale. Per quanto attiene alla materia
delle barriere di sicurezza, si evidenzia che la progettazione
l’omologazione e l’utilizzazione delle barriere di sicurezza
in Italia è disciplinata dal decreto ministeriale 21 giugno
2004 con il quale sono state recepite le norme europee EN 1317.
È il caso di ricordare che tali norme costituiscono elementi
di sicurezza passiva ed, in quanto tali, possono solo limitare
le conseguenze del verificarsi di un incidente. Infatti sono state
redatte al fine del contenimento dei mezzi pesanti e della riduzione
delle conseguenze dell’impatto contro la barriera da parte
di un’autovettura leggera.
Si sta tuttavia sempre più diffondendo presso i progettisti
ed i produttori di barriere una sensibilità verso tale
problematica. Infatti sono allo studio particolari barriere munite
di un "grembiule" inferiore che impedisca al motociclista
di scivolare sotto la lama a tripla onda e di impattare i paletti
metallici di sostegno.
Sono altresì allo studio sistemi di protezione da sovrapporre
alle barriere già poste in opera con le stesse finalità.
Per quanto riguarda il livello di manutenzione delle barriere
già installate che come detto in precedenza è a
carico dei gestori autostradali, il Ministero delle infrastrutture
e dei trasporti ha diramato già nell’agosto 2004 una
circolare rivolta a tutti gli enti proprietari di strade con la
quale è stata ribadita l’importanza dei dispositivi
di ritenuta ai fini della sicurezza stradale ed è stato
rivolto un esplicito invito a verificarne le condizioni di efficienza
e di manutenzione nonché programmazione per i necessari
interventi di adeguamento.
Lo sviluppo di tali sistemi che va inquadrato nell’insieme
delle soluzioni atte a dare una risposta alle problematiche evidenziate
dagli On. Interroganti è certamente auspicato dal Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti che assumerà tutte
le iniziative possibili sia per modificare l’attuale normativa
che ancora non contempla tali sistemi sia per sensibilizzare ancor
di più i produttori di tali barriere su tali aspetti.
Da ultimo si riferisce quanto fatto conoscere dal competente Ministero
dell’interno relativamente al potenziamento delle attività
di controllo sulla strade.
Premettendo che mediamente il 40% degli incidenti con conseguenze
mortali si verifica nei centri abitati il cui controllo sotto
il profilo della viabilità è, come noto, affidato
essenzialmente alle Polizie Municipali, va evidenziato che Polizia
Stradale ed Arma dei Carabinieri nei fine settimana di maggio
e giugno 2005 hanno accertato oltre 197.000 violazione del Codice
della Strada con la decurtazione di oltre 250.000 punti patente
ed hanno ritirato oltre 7300 patenti di guida su strada.
Con l’avvio della stagione estiva sulla base delle direttive
impartite dal Ministero dell’interno alle singole Prefetture
sono stati potenziati i servizi di polizia stradale per la prevenzione
dei fenomeni infortunistici e per favorire la sicurezza e la fluidità
della circolazione sulla rete viaria nazionale. Sono stati inoltre
intensificati i servizi di controllo lungo gli itinerari verso
i locali di ritrovo e le discoteche per la prevenzione del fenomeno
delle cosiddette "stragi del sabato sera" anche mediante
l’attuazione di campagne mirate.
In tale contesto lo scorso fine settimana la Polizia Stradale
ha controllato oltre 2.200 conducenti di veicoli con etilometro
ed ha contestato 1.194 violazioni di cui 421 per superamento dei
limiti di velocità e 237 per guida in stato di alterazione
psicofisica per alcool o droghe ritirando 304 patenti.
Saranno inoltre incrementati da parte della Polizia Stradale e
controlli da remoto mediante l’utilizzo di telecamere intelligenti
in grado di rilevare violazioni ai limiti di velocità ed
alle norme sul sorpasso e sull’uso improprio della corsia
di emergenza in autostrada.
Legge
1° agosto 2002, n 166
"disposizione in materia di infrastrutture e trasporti"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 181 del 3 agosto 2002 -
Supplemento Ordinario n. 158
Art 15
(Programma per il miglioramento della sicurezza stradale sulla
rete nazionale)
1.
Per la realizzazione di un programma di interventi ed azioni diretti
al miglioramento della Sicurezza stradale sulla rete classificata
nazionale, con priorità per le strade ad elevate incidentalità
e con particolare attenzione alla installazione di adeguate reti
di protezione sui viadotti autostradali e stradali, approvato
dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in coerenza
con il Piano nazionale della sicurezza stradale approvato dal
CIPE, e’ autorizzato un limite di impegno quindicennale di
20.000.000 di euro per l’anno 2002, quale concorso dello
Stato agli oneri derivanti da mutui o altre operazioni finanziarie
che l’Ente nazionale per le strade (ANAS), o gli enti destinatari
delle competenze trasferite, sono autorizzati ad effettuare.
2. Per una migliore sicurezza stradale, il Governo, entro dodici
mesi dalla data di entrata in vigore,
della presente legge, e’ tenuto ad adottare il regolamento
di cui all’articolo 22, comma 4, della 1egge 24 novembre
2000, n. 340, ai fini dell’attuazione dei Piani urbani di
mobilità.
3. Nell’ambito del programma di cui al comma 1° si procede,
senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato, all’obbligatoria
installazione nelle autostrade, come definite dall’articolo
2 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice
della strada), e successive modificazioni, di reti di protezione
sui viadotti e sui cavalcavia. Le disposizioni del presente comma
non si applicano ai lavori per i quali l’individuazione del
soggetto affidatario sia già intervenuta alla data di entrata
in vigore della presente legge.
4. All’onere derivante dall’attuazione del presente
articolo, pari a 20.000.000 di euro a decorrere dall’anno
2002, si provvede, per gli anni 2002, 2003 e 2004, mediante corrispondente
riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale
2002-2004, nell’ambito dell’unità previsionale
di base di conto capitale "Fondo speciale" dello stato
di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze
per l’anno 2002, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento
relativo al Ministero dell’infrastrutture e dei trasporti.
5. Per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla
rete stradale di importo superiore a 200.000 euro, il disposto
dell’articolo 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241, si intende
adempiuto mediante pubblicazione per estratto dell’avvio
del procedimento su un quotidiano a diffusione locale.
6. Per la verifica della puntuale attuazione degli interventi
di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché di completamento
della rete autostradale affidata in concessione, il soggetto concedente
provvede annualmente ad accertare l’effettiva realizzazione
di quanto previsto nei rispettivi piani finanziari, assumendo
le eventuali iniziative a norma di convenzione, e redige annualmente
una relazione da inviare al Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti che provvede a trasmetterla alle competenti Commissioni
parlamentari.