Polizia Municipale di Foligno
Grazie alle competenze dell’ingegnere-agente un interessante esperimento: un Drone-quadricottero per i compiti di polizia stradale e per i soli incidenti di particolare gravità

(ASAPS) Un importante progetto è stato iniziato dal Comando della Polizia Municipale di Foligno che, grazie alle competenze dell’ingegnere-agente Umberto Ruzittu, ha permesso di sperimentare l'uso di un quadricottero Phantom nei compiti di polizia stradale.
L’operazione “Occhio di Falco” vede l'impiego del drone esclusivamente per sorvolare ed effettuare i rilievi in caso di incidenti stradali gravi al fine di ricostruire lo scenario, stabilire le dinamiche e attribuire le responsabilità.

Grazie alle riprese della fotocamera installata a bordo, infatti, sarà possibile in tempi brevi e senza dover chiudere per un lasso di tempo considerevole il tratto stradale interessato dall’incidente, effettuare i rilievi in tempi record. Sembra infatti che in soli tre minuti, contro le tre ore necessarie nel metodo tradizionale, sia possibile eseguire le verifiche del caso rendendo immediatamente fluido il traffico e facendo risparmiare tempo prezioso agli operatori impegnati nel servizio.
Il drone è un quadricottero dotato di una speciale telecamera da utilizzare per riprese aeree.
La strumentazione di ripresa attraverso un fotogramma fissa dall'alto il luogo dell'incidente ed è montata sul velivolo che tecnicamente è un Apr, e cioè un aeromobile a pilotaggio remoto.

Il drone viene manovrato dal personale della Polizia Municipale che si occupa dei rilievi degli incidenti stradali e che può impiegare il quadricottero esclusivamente nell'ambito delle funzioni di polizia stradale. Come spiega la comandante Piera Ottaviani l’Agente Umberto Ruzittu, nella sua qualità di ingegnere, ha proposto di sua iniziativa la sperimentazione dell'utilizzo del drone-quadricottero nei compiti di polizia stradale e l'impiego del drone è destinato al rilievo aereo di incidenti stradali con prognosi riservata. Il Comando di Foligno lo impiega già dal 2013, essendo una delle prime strutture in Italia ad averlo fatto e la prima assoluta in Umbria.
Certamente interessante questo progetto utile per abbattere i tempi di lavoro e per rendere sicure le strade in tempi stretti in caso di incidente di particolare gravità.

La tecnologia e il progresso sono i benvenuti anche nel campo della sicurezza stradale che, lo ricordiamo, necessita comunque sempre dell’intervento dell’uomo sia nella prevenzione del fatto stesso, sia nella sua ricostruzione con queste apparecchiature che, in ogni caso, richiedono un intervento che nel linguaggio tecnico si chiama “remoto”, in pratica si chiama “uomo in divisa che lavora”. Complimenti! (ASAPS)

Arriva il Drone-quadricottero per vedere gli incidenti dall'alto. La tecnologia al servizio della sicurezza. (ASAPS)