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MATTEO E LORENZO
La storia di un successo che ha camminato congiuntamente alla proposta dell’Omicidio stradale

Fra una settimana, il 2 giugno, saranno esattamente 4 anni dall’Omicidio stradale di Lorenzo Guarnieri, 17 anni,  ucciso per manubrio di  ubriaco/drogato a Firenze.  E’ nata allora, per iniziativa dei due straordinari genitori Stefania e Stefano, l’associazione Lorenzo Guarnieri. Un anno dopo l’associazione univa le forze con l’associazione Gabriele Borgogni e con ASAPS  per la raccolta delle firme per l’Omicidio stradale (www.omicidiostradale.it). L’allora primo cittadino di Firenze Matteo Renzi appose la prima firma nella proposta e in pochi mesi   arrivammo a oltre quota 50.000  e oggi siamo arrivati a 76.000.

 

Ecco nel giorno dell’indiscutibile e clamoroso successo di Matteo Renzi ci piace sottolineare questo trait d’union con Lorenzo, un nome che è poi rimbalzato spesso sulla  bocca di Matteo specie nei momenti importanti. Ci piace qui ricordare che nel suo discorso di presentazione del Governo al Senato il 24 febbraio scorso il Presidente del Consiglio citò, per primo fra tutti i presidenti incaricati negli oltre 60 anni dal dopoguerra,  il tema della sicurezza stradale e l’incidente emblematico di Lorenzo.

 

Diciamo la verità, un presidente incaricato che per primo entrò al Quirinale con un'auto italiana (si può dire ancora italiana l'Alfa Romeo?) e  con le cinture di sicurezza allacciate dava già un'idea di un notevole cambiamento...
Poi nella sua veste di segretario del Partito Democratico, in chiusura della campagna elettorale per le Europee il 23 maggio, in piazza della Signoria a Firenze, Renzi ha ricordato ancora Lorenzo e l’impegno di Stefano e Stefania sul versante della sicurezza stradale.

 

La presentazione delle firme sull’Omicidio stradale a Matteo Renzi
Matteo Renzi alla presentazione del progetto DAVID

 

Personalmente avevo incontrato l’allora sindaco di Firenze nel 2012 con i genitori di Lorenzo a Palazzo Vecchio durante la presentazione del progetto DAVID e del primo blocco di firme, un programma per l’abbattimento della mortalità stradale nella città di Dante, poi ho avuto la possibilità di parlargli per 30 secondi durante la campagna elettorale quando il segretario del PD è venuto a Forlì una settimana fa. Nell’occasione  gli ho ricordato il nostro obiettivo per l’Omicidio stradale. Renzi mi ha risposto nel suo solito modo diretto: “Tranquilli, tranquilli è un impegno che abbiamo preso”.

 

Ecco per oggi ci basta questo impegno anche perché Matteo aveva detto che di giustizia il suo Governo se ne sarebbe occupato nel mese di giugno, proprio il mese in cui Lorenzo ci ha lasciato.
Questo provvedimento è atteso da tanti familiari di vittime della strada e siamo fiduciosi che dopo questo successo del primo firmatario della proposta di legge sull’Omicidio stradale e dopo il rinnovato impegno con Lorenzo,  il traguardo sarà più vicino.
D’altra parte un successo travolgente (i dati dell’Emilia Romagna e della Toscana rendono ancor più appropriato questo aggettivo)  porta con sé l’aumento delle aspettative della gente, noi compresi.

 


Giordano Biserni
Presidente ASAPS
 


 

Diciamo la verità, un presidente incaricato che per primo entrò al Quirinale con un'auto italiana (si può dire ancora italiana l'Alfa Romeo?) e  con le cinture di sicurezza allacciate dava già un'idea di un notevole cambiamento... Ma ora Matteo Omicidio stradale in tempi brevi! (ASAPS)
 

 

 

 

 


 

Lunedì, 26 Maggio 2014
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