(ANSA) - FORLI’, 19
LUG - ’’E’ sorprendente che nella fase di approvazione al Senato del
decreto legge omnibus contenente provvedimenti per l’obbligo del patentino
per i ciclomotoristi maggiorenni, sia scattato il blitz di alcuni
senatori, con una raffica di emendamenti che modificano alcuni articoli
del Codice della strada, tesi a rendere quasi impossibili gli accertamenti
’a remoto’ della velocità dei veicoli, che e’ e rimane la prima vera causa
della gravita’ dei sinistri’’. Lo rileva in una nota Giordano Biserni,
presidente dell’Asaps, l’associazione dei sostenitori della polizia
stradale.
’’Questo - afferma - nonostante che in ogni fine settimana si contino
ancora sulle nostre strade più vittime che nel recente attentato alla
metropolitana di Londra’’.
’’In sostanza - dice Biserni - alcuni senatori hanno presentato
emendamenti al decreto legge in approvazione, con i quali viene
ripristinato il principio della contestazione immediata della sanzione
come presupposto di base salvo limitate eccezioni; l’ obbligo della
visibilita’ degli agenti (elemento
questo peraltro molto soggettivo: visibilità da parte di chi? Del
conducente sanzionato, di tutti gli automobilisti in transito?). Viene
richiesta poi una specifica ’attestazione documentale’ della violazione,
in pratica una foto ad ogni infrazione, sempre e comunque. Salterebbe in
questo caso il sistema di puntamento con telelaser’’.
Per Biserni ’’c’è da domandarsi come sia possibile, con un sistema
simile, procedere al rilevamento e alla contestazione di sanzioni sulle
autostrade, superstrade o statali, dove è estremamente pericoloso fermare
immediatamente i veicoli per la verbalizzazione. In sostanza si arriverà a
una sorta di ’prova diabolica’ a carico delle forze di polizia, che andrà
a svuotare di ulteriore contenuto dissuasivo la già indebolita efficacia
della patente a punti, con buona pace della sicurezza stradale. Il partito
dell’ acceleratore - conclude il presidente dell’Asaps - vince ancora’’.
(ANSA).
GIO/SCS
2005-07-19 16:16:00 NNNN
|