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Notizie brevi 30/05/2014

Nencini, omicidio stradale se chi guida e uccide è ubriaco o drogato
"E' all'ordine del giorno la riforma del Codice della Strada.
Intendo inserire una norma"
Al vice ministro abbiamo inviato il nostro parere

 

 


"E' all'ordine del giorno la riforma del Codice della Strada. Intendo inserire una norma che configuri l'omicidio stradale: 'l'omicidio commesso da chi guida con tasso alcolemico alto o sotto l'effetto di stupefacenti è punibile sia con reclusione da otto a diciotto anni che con la revoca della patente a tempo indeterminato'. Cosa ne pensi?". Lo ha scritto sul suo profilo facebook il segretario del Psi e vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini.

 

da ansa.it

 

 

 

Al vice ministro abbiamo inviato il nostro parere

Buongiorno on. Nencini
l'ASAPS che rappresento, con le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni, è fra i promotori della proposta  di legge sull'Omicidio stradale con la raccolta delle firme (76.451 sino ad oggi, primo firmatario nel 2011 proprio Matteo Renzi www.omicidiostradale.it ).
Vedo che i contenuti della sua proposta corrispondono alla nostra per cui siamo veramente felici che lei porti avanti questo progetto.
Ricordo i giri di valzer dell'allora ministro Passera governo Monti, prima favorevole, poi contrario e dell'allora ministro Cancellieri prima contrario da ministro dell'Interno governo Monti, poi improvvisamente favorevole (gennaio 2014) da ministro della Giustizia governo Letta.
Spero che ora nel governo Renzi, anche dopo l' impegno del premier in tal senso nel discorso di presentazione del governo al Senato, la linea da lei intrapresa venga confermata.

 

Mi permetto poi di segnalarle per quelli che dicono (magistrati e avvocati) che le norme ci sono già che, sì,  è vero. L'art.589 del CP prevede già sanzioni severe per chi uccide violando le norme del codice della strada con pene da 2 a 7 anni e addirittura da 3 a 10 anni per chi uccide mentre alla guida di un veicolo è ubriaco o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Ma il trucco dov'è? E' proprio nella previsione della pena minima per cui nei giudizi partendo da pene base di 4-5 anni con patteggiamenti o riti abbreviati si arriva nella quasi totalità dei casi a pene sotto i 3 anni e liberi tutti.

 

Per chi dice che non è così lanciamo una sfida. L'ASAPS fra i vari osservatori ne ha uno sulla pirateria stradale. Dallo stesso si ricava che dal 2008 al 2013 in 4.168 episodi di pirateria sono morte 653 persone. Di queste il 26% a causa di pirati ubriachi o drogati, quindi oltre 170 vittime. Se forniamo l'elenco con i nomi e cognomi dei pirati omicidi, qualcuno è in grado di restituircelo con indicata a fianco la casa circondariale dove i colpevoli stanno scontando o hanno scontato pene detentive definitive? Credo che l'elenco sarebbe brevissimo. Per cui buon lavoro vice ministro Nencini, ci avrà al suo fianco con le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni!
 

 


Giordano Biserni
Presidente ASAPS
 

 

 


 

Sembra che le acque si muovano in senso positivo. Abbiamo risposto al vice ministro Nencini che nella sostanza ha fatto propria la  proposta avanzata da ASAPS con le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni fin dal 2011.

 

 

 

Venerdì, 30 Maggio 2014
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