Ecotaxe: il parlamento francese propone franchigia chilometrica e sconti per partire nel 2015
Dopo le elezioni francesi il governo francese ha nuove gatte da pelare, visto che il Front National è diventato il primo partito. Tra le vecchie c'è invece la questione eco-taxe, riportata alla ribalta per iniziativa dell’Assemblea Nazionale – vale a dire il parlamento francese – e in particolare della commissione competente, presieduta dal deputato socialista Jean-Paul Chanteguet, che ha prodotto una relazione sulla tassa ambientale che va in direzione opposta a quella che nei giorni scorsi aveva espresso in un’intervista a Paris Match il ministro dell’Ambiente e dei Trasporti, Ségolène Royal.
La relazione parlamentare, contrariamente al ministro, propone infatti di salvare l’Eco-taxe, ma di introdurre una franchigia chilometrica, in modo da non penalizzare i trasporti più a corto raggio. Inoltre, andrebbero conservate tutte le esenzioni già previste in passato (come per esempio per il trasporto del latte) e le riduzioni tariffaria per le regioni più periferiche (Bretagna , Aquitania, Midi-Pyrénées).
Allo stesso tempo i parlamentari suggeriscono di creare un apposito fondo per finanziare l’acquisto dei veicoli di ultima generazione e quindi più «puliti» e quindi meno gravati da quella che non si dovrebbe chiamare più eco-taxe ma «éco-redevance», per sottolinearne il carattere di pedaggio più che di imposta.
La legge per istituire definitivamente il sistema – che stando ai calcoli effettuati dovrebbe portare nelle casse statali oltre 800 milioni di euro all’anno – dovrebbe essere, sempre secondo la proposta contenuta nella relazione, entro la prossima estate, in modo da effettuare poi un test in bianco (cioè gratuito) di quattro mesi in autunno e così partire ufficialmente con il sistema il primo giorno del 2015.
Ma come detto si tratta di una proposta della commissione. A questo punto è il parlamento chiamato ad assecondarla.