(ASAPS) FIRENZE – Quando è arrivato, ha lasciato l’auto in divieto di sosta proprio davanti ad una coppia di caschi bianchi in servizio, che gli hanno fatto notare la segnaletica. Lui però, li ha scherniti beffardo, innestando l’allarme e continuando a fare gli affari suoi, entrando trafelato a Palazzo Pitti, dove è in corso Pitti Immagine. Gli agenti hanno allora scritto il verbale, ed hanno chiamato il carro attrezzi per effettuare la rimozione. Dopo un quarto d’ora circa, il carro è arrivato, e proprio quando stava per portare via l’auto, ecco tornare il prepotente. Si è fatto notificare il verbale, con eccessiva fretta, ed ha pagato il carro attrezzi per l’intervento, poi si è messo al volante ed ha messo in moto. Controversia chiusa? Pareva proprio di sì, quando è arrivato di corsa un addetto di Pitti Immagine che chiedeva ai vigili di non farlo andare via perché aveva provocato molti danni all’interno dell’esposizione. Gli agenti gli hanno ordinato di scendere, ma l’energumeno,  un uomo di Pisa, ha messo in moto per partire. Un agente della Polizia Municipale si è allora messo davanti al veicolo, ma questo è partito lo stesso, facendo cadere il vigile a terra. Sono arrivati rinforzi e l’uomo è stato bloccato. Alla fine, con un agente in ospedale, il pisano è stato denunciato a piede libero per resistenza, violenza, lesioni e danneggiamenti: aveva infatti danneggiato il contapersone situato all’uscita della Fortezza da Basso ed il sistema computerizzato ad esso collegato. L’uomo è stato querelato dall’organizzazione di Pitti Immagine sia per danneggiamenti che per minacce. Ma una denuncia a piede libero, non sarà un po’ pochino? (ASAPS)