Se dovessimo
fotografare con una parola la situazione della sinistrosità che
riguarda la fascia più debole dei fruitori della strada, ci verrebbe
subito da dire che è drammatica.
Nel 2002, ultimi dati ISTAT disponibili, le cifre hanno toccato punte
a dir poco impressionanti.
Secondo un’elaborazione che uscirà sulla rivista Il Centauro di
marzo, curata dall’Asaps, i pedoni che hanno perso la vita sulle
nostre strade nel 2002 sono stati 1.188, ben 259, in più
rispetto ai 929 del 2001, con un incremento del 27,8% rispetto
al 2001 e addirittura del 40% rispetto agli 848 del 2000.
Dati impressionanti.
In netta maggioranza gli uomini 745 (62,7%) rispetto alle donne
443 (37,3%).
Rispetto all’età la percentuale più elevata delle vittime
si conta fra gli over 65, ben 531 (315 uomini e 216 donne) pari
a quasi il 45%. Tuttavia 196 vittime mortali, il 16,5%,
avevano meno di 30 anni.
Il dato poi più allarmante è che i pedoni da soli costituiscono
ormai il 17,6% del totale delle vittime della strada (6.736
nel 2002). Nel 2001 furono il 13,9%, nel 2000 il 12,7%,
una progressione veramente preoccupante.
Solo il numero dei pedoni feriti ci consegna dati appena un po’ migliori
nel 2002, 17.265 contro 18.049 del 2001, -784 (-4,3%),
8.895 gli uomini (-5,1%) e 8.370 le donne (-3,5%).
Il maggior rischio dei maschi rispetto alle femmine deve essere forse
ricondotto ad una più ampia esposizione sulla strada in ore notturne
e in condizioni climatiche avverse.
Il mese orribile del 2002 è stato dicembre con 167 morti e 1.870
feriti, seguono novembre con 135 vittime e 1.958 feriti, marzo con
103 e 1.356.
Fra le regioni che contano più vittime fra i pedoni (tutte a 3
cifre), si conferma in testa ancora il Lazio con 280 decessi (+61%),
rispetto ai 174 del 2001, segue la Lombardia con 142 (+17,3%) e
terza l’Emilia Romagna con 127 (+32,3%).
Nel conteggio dei feriti rimane al vertice la Lombardia con 3.778, seguita
dal Lazio con 2.788, l’Emilia Romagna e il Piemonte con 1.511 e la
Toscana con 1.407.
Dei pedoni che hanno perso la vita sulle strade 838 (70,5%) sono stati
investiti da autovetture, 5 da autovetture in servizio pubblico, 1 da
mezzi di soccorso, 24 da autobus o filobus, 2 da tram, 139 (11,7%) da
autocarri di vario genere, 3 da trattori agricoli, 68 da ciclomotoristi,
91 da motocicli e addirittura 5 da biciclette.
Si può proprio affermare che nel nostro Paese la caccia al pedone
è sempre aperta, c’è solo da auspicare che l’adozione
della patente a punti ci faccia leggere per il 2003 e 2004 dati migliori.
In questo
fine settimana la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno contestato
24.730 violazioni al Codice della Strada, per le quali saranno decurtati
complessivamente 32.294 punti sulle patenti di guida dei conducenti trasgressori.
TABELLA INCIDENTI PEDONI
|
|
Anno 2000
|
Anno 2001
|
Anno 2002
|
Valori assoluti su 2001
|
%
|
MORTI |
848
|
929
|
1.188
|
259
|
27,88%
|
Maschi
|
502
|
594
|
745
|
151
|
25,42%
|
Femmine
|
346
|
335
|
443
|
108
|
32,24%
|
FERITI
|
16.124
|
18.049
|
17.265
|
-784
|
-4,34%
|
Maschi
|
7.799
|
9.373
|
8.895
|
-478
|
-5,10%
|
Femmine
|
8.325
|
8.676
|
8.370
|
-306
|
-3,53%
|
Elaborazione
Il Centauro - Asaps su dati ISTAT |
Forlì,
17 febbraio 2004
Giordano
Biserni - Presidente Asaps
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