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L'etilometro che funziona come un autovelox: alcol test a distanza

Immagina un autovelox che al posto della velocità di una vettura misuri il tasso di alcol nel sangue di chi la guida. Fantascienza? Non proprio, perché i ricercatori dell’Università Militare di Tecnologia di Varsavia, in Polonia, hanno sviluppato un etilometro laser che, puntato verso l’abitacolo delle auto, può stabilire se all’interno c’è un guidatore ubriaco. Lo studio è illustrato nei dettagli in questa pagina e a dare notizia dei passi in avanti compiuti dagli scienziati è il sito americano theVerge.com.

 

 

dal sito SPIE Digital Library

 

Alcol test, come funziona l’etilometro laser

L’etilometro laser riesce a rilevare la quantità di vapore dell’alcol presente all’interno di veicoli in movimento utilizzando speciali raggi di luce e un sistema di specchi: il laser viene puntato contro l’auto in transito dal bordo della strada, il fascio di luce rimbalza e torna al rilevatore installato sull’etilometro, informando chi controlla il dispositivo se nel veicolo sono presenti occupanti con un alto tasso di alcol nel sangue. Secondo i ricercatori polacchi, questo speciale alcol test è in grado di segnalare concentrazioni di alcol inferiori anche allo 0,1 grammi per litro (in Italia il limite massimo consentito è 0,5).

 

L’importanza dell’invenzione e il possibile impatto positivo sulla sicurezza stradale e sulla prevenzione degli incidenti sono evidenti: si pensi solamente a quanti controlli in più potrebbero eseguire le forze dell’ordine in zone a rischio come, per esempio, quelle ad alta concentrazione di locali notturni.

 

L’etilometro laser però ha ancora diversi limiti che gli scienziati stanno cercando di risolvere. Primo fra tutti, il problema dell’attendibilità dei risultati, che possono essere alterati da molte variabili: per esempio, la presenza nella stessa automobile di passeggeri ubriachi, l’apertura dei finestrini o l’aria condizionata accesa. Secondo i ricercatori però l’etilometro laser potrebbe essere già nella versione attuale un valido aiuto per le forze dell’ordine, che aumenterebbero l’efficacia dei controlli scegliendo più facilmente le vetture da fermare per le verifiche.

 

 

Alberto Tommasi
da klugg.it

 


 

Ma poi ci vorrà il cartello di preavviso qualche centinaio di metri prima? Da superare però alcuni problemi come i valori alterati da alcune variabili: per esempio, la presenza nella stessa automobile di passeggeri ubriachi, l’apertura dei finestrini o l’aria condizionata accesa. Però per uno screening inziale potrebbe funzionare. (ASAPS)

 

 

 

 

 

 

Venerdì, 13 Giugno 2014
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