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Da Internet
Quanta tenerezza, all’uscita dal tempio, per questo vecchio
che riesce, forse, a vedere grazie ad occhiali, già
riciclati, ma ulteriormente e decisamente usurati, le cui
lenti non possono che rendere offuscata la vista. |
Per
il conseguimento, la conferma di validità o la revisione
della patente di guida di qualsiasi categoria, è necessario
che il conducente possegga: un campo visivo normale, un senso
cromatico sufficiente per distinguere rapidamente e con sicurezza
i colori in uso nella segnaletica stradale, una sufficiente
visione notturna e binoculare.
Per le patenti di categoria A e B occorre possedere un’acutezza
visiva non inferiore ai 10/10 complessivi con non meno di due
decimi per l’occhio che vede di meno, raggiungibile con
lenti sferiche positive o negative di qualsiasi valore diottrico,
purché la differenza tra le due lenti non sia superiore
a tre diottrie.
Per le patenti di categoria C - D - E, è richiesta un’acutezza
visiva pari ad almeno 14/10 complessivi con non meno di 5/10
nell’occhio che vede di meno. Questa, potrà essere
raggiungibile con lenti sferiche positive o negative di qualsiasi
valore diottrico purché la differenza tra le due lenti
non sia superiore a 3 diottrie, e l’acutezza visiva non
corretta (visus naturale), sia pari ad almeno 1/10 per ciascun
occhio.
Nel caso di visus naturale al di sotto del minimo prescritto
per solo vizio di astigmatismo correggibile con lenti cilindriche
positive o negative, non si stabiliscono vincoli diottrici,
ma l’uso di tali lenti deve essere tollerato ed efficace.
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