Lo schianto il 12 giugno
Speronato e ucciso da auto in fuga in tangenziale, fermate tre persone
Tre marocchini sono stati posti in stato di fermo dopo essere stati individuati dai carabinieri come responsabili nella vicenda dell’automobilista rimasto ucciso il 12 giugno, in tangenziale, a Milano, nello speronamento da parte di una vettura che fuggiva inseguita dai carabinieri. La vittima si chiamava Paolo Armenise, aveva 48 anni ed era un architetto di Carrara con uno studio avviato a Milano.
L’incidente è avvenuto attorno alle 17, quando i tre non hanno rispettato l’ordine di accostare intimato da un carabiniere della Compagnia di San Donato impegnato in un servizio di controllo di routine all’altezza di via Ripamonti, a Milano. L’Audi è scappata a folle velocità, pare a oltre 170 chilometri orari (ma per determinarlo con esattezza è stata disposta una perizia cinematica), ha raggiunto l’ingresso della tangenziale e si è immessa nel traffico nel tratto che unisce l’anello Ovest con quello Est. Tecnicamente questa lingua d’asfalto è il raccordo con l’Autosole. Il guidatore non è riuscito a evitare il tamponamento della jeep di Armenise, così forte da far capovolgere il grosso fuoristrada, e il conducente è morto sul colpo. I tre invece, nonostante l’impatto, sono riusciti a fuggire.
Sapevamo che sarebbero andati poco lontano. Bravi! (ASAPS)