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Chi non paga il biglietto sui mezzi pubblici giustamente deve essere multato ma il controllore non deve infierire sul `portoghese´ davanti agli altri passeggeri.
La Cassazione spezza per così dire una lancia nei confronti di chi ha la cattiva abitudine di salire sui mezzi pubblici `da imbucato´ e intima ai controllori di tenere a freno il linguaggio. Ecco perchè la Quinta sezione penale (sentenza 26396) ha accolto il ricorso della Procura presso la Corte d’appello di Catanzaro che ha fatto ricorso contro l’assoluzione accordata a Natale V., un controllore che dopo aver multato con 50 euro una signora che viaggiava sul treno per Sibari sprovvista di biglietto, in presenza di altri passeggeri le aveva detto che era una «recidiva» perchè non aveva pagato «nemmeno tre giorni prima».
Il controllore era stato assolto dal giudice di pace di Cosenza il 3 ottobre 2012 dall’accusa di ingiuria. Contro l’assoluzione la Procura ha fatto ricorso con successo in Cassazione. Ora piazza Cavour ha disposto un nuovo esame della vicenda davanti al giudice di pace cosentino poiché «la motivazione del provvedimento risulta apodittica avendo il giudice ritenuto che le frasi erano offensive e d’altra parte non riconoscendo valore alle dichiarazioni della persona offesa» che si era sentita mettere alla berlina dal controllore.
(Fonte: Adnkronos)
da lastampa.it