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Notizie brevi 24/06/2014

Anav: "Pieno appoggio all'inchiesta sui bus di Repubblica.it" e all'allarme lanciato da ASAPS

L'Associazione Nazionale Trasporto Viaggiatori interviene sul tema, chiedendo "una reale moralizzazione del settore, sia nell’interesse dei clienti e della sicurezza del trasporto, sia a vantaggio delle numerose imprese che rispettano le regole e chiedono da Regolarità ed affidabilità del trasporto autobus"

 


Succede di rado, ma a volte succede: oggi un'associazione di categoria plaude a un'inchiesta giornalistica che denuncia, ancora una volta, i problemi di un settore. Quindi nessun attacco a chi scrive, ma anzi, un rilancio per "moralizzare il settore", questo il contenuto della lettera appena arrivata in redazione da parte di Nicola Biscotti, presidente dell'Associazione Nazionale Trasporto Viaggiatori. Eccola riportata integralmente.

 

>L'INCHIESTA DI REPUBBLICA.IT

 

In qualità di Presidente dell’ANAV – Associazione Nazionale Trasporto Viaggiatori – che rappresenta circa 600 imprese private nei settori del trasporto pubblico locale, autolinee a lungo raggio e noleggio autobus, desidero intervenire in merito alla preoccupante inchiesta de La Repubblica sul tema della sicurezza del trasporto con autobus, condividendo innanzitutto le preoccupazioni e gli allarmi lanciati dall’ASAPS e poi i temi dell’inchiesta giornalistica .
Nel nostro Paese circolano circa 26.000 autobus immatricolati come noleggio da rimessa, metà dei quali sono “Euro 1” e vige una legislazione nazionale del 2003 (Legge n. 218) che aveva introdotto criteri di selezione qualità e controllo, ma che è stata applicata, peraltro in maniera difforme, solo in alcune Regioni attraverso una legislazione di secondo livello.
Inoltre i committenti privati, ma soprattutto pubblici (come per esempio il sistema scolastico) privilegiano l’acquisto del noleggio attraverso l’offerta al massimo ribasso, anziché quella “economicamente più vantaggiosa”, trascurando quindi i fattori di qualità e sicurezza che sono alla base di un costo di produzione più elevato.


ANAV ha collaborato con la Polizia Stradale alla predisposizione di una check  list di controlli che le Scuole dovrebbero effettuare prima di affidare ad un’ impresa  un servizio di trasporto con autobus. Ma non ci risulta che la relativa circolare  del Ministero dell’Istruzione  n. 291/92 sia pedissequamente applicata.

 

Basta analizzare come sono assegnate le gite scolastiche, oppure i tours di agenzia a magari le escursioni del sistema crocieristico per rendersi conto che le imprese serie e strutturate ( per intenderci: quelle che rispettano i tempi di guida e riposo del personale, cha fanno la manutenzione periodica ai veicoli, che hanno massimali assicurativi elevati e magari un’organizzazione di qualità) sono praticamente fuori dal mercato in quanto sono costrette ad offrire prezzi superiori del 20-30% rispetto a questa concorrenza.

 

Se nessuno interviene e nessuno controlla si arriva al perverso risultato che le imprese migliori, che non sono poche e che generalmente sono quelle rappresentate a livello associativo da ANAV come da altre associazioni, subiscano anche la gogna di essere assimilate a quelle che sistematicamente violano la legge.
In merito alla sicurezza va detto comunque che in questo settore, secondo fonti UE la mortalità è 3  volte inferiore  a quella del treno e 30 volta a quella dell’automobile, ed anche sotto il profilo ambientale è provato che un autobus con 50 persone ha un costo inferiore ad un treno con uguale carico.

 

Come pure generica e fuorviante è l’equazione tra pericolo e piccola impresa: la vera differenza è tra imprenditori seri  e responsabili ed i fuori legge che il sistema tollera sia quando falsifica la revisione dell’autobus, sia quando ignora i controlli sui tempi di guida, sia quando sceglie un’impresa per il solo fatto di aver offerto un prezzo più basso e senza alcun approfondimento sulla qualità ed affidabilità dell’impresa stessa.

 

Va poi sottolineato che il mondo del noleggio autobus è sottoposto a continue vessazioni, come l’onerosa imposizione di ticket d’ingresso nelle città turistiche, l’inconcepibile esclusione dallo sconto sull’accisa gasolio ed anche il rispetto di una normativa sui tempi di guida concepita per il settore merci ma onerosa per il trasporto persone, che assottigliano  i deboli margini di guadagno delle imprese serie, dando spazio a chi invece riesce fraudolentemente a ridurre i costi di gestione.

 

Diamo quindi il nostro pieno appoggio a Repubblica ed all’ASAPS per una reale moralizzazione del settore, sia nell’interesse dei clienti e della sicurezza del trasporto, sia a vantaggio delle numerose imprese che rispettano le regole e chiedono da tempo inutilmente interventi strutturali in un comparto produttivo che rappresenta un pezzo non secondario della filiera del turismo italiano, ma che le Istituzioni nazionali e locali sembrano ignorare.

 

 

Nicola Biscotti

 

 

da repubblica.it/motori

 


 

Spesso quando lanciamo un allarme su alcuni temi legati alla sicurezza e alla mobilità, forse perché pestiamo i piedi a qualcuno, arrivano reazioni negative, contestazioni, proteste. Questa volta invece no. Anzi il presidente dell'ANAV - L'Associazione Nazionale Trasporto Viaggiatori, si complimenta per l'inchiesta lanciata da Repubblica e con l'ASAPS per il documentato allarme che ha sollevato. Lo stesso presidente chiede di "Moralizzare il settore". Vuoi vedere che stavolta qualcosa si muove? (ASAPS)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Martedì, 24 Giugno 2014
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