UN APPLAUSO ALLE FORZE DI POLIZIA PER LA VELOCE INDAGINE
CHE HA PERMESSO DI FERMARE IL PRESUNTO PIRATA
CHE HA UCCISO IL PICCOLO GIONATAN
ORA ANCHE LA POLITICA FACCIA LA SUA PARTE
L’identificazione e il fermo del pirata della strada che ha ucciso il piccolo Gionatan è l’unico squarcio di sereno in giornate veramente cupe per una tragedia assurda che ha suscitato una sorta di forte emotiva ed allarmata reazione nell’opinione pubblica, non solo a Ravenna.
Come capita spesso la risposta delle forze di Polizia è stata rapida ed efficace a loro va il nostro plauso e la nostra totale stima per come hanno saputo velocemente trovare il bandolo di una matassa che sembrava complessa.
Il fermo del 37enne bulgaro va a migliorare la percentuale dei pirati della strada identificati, denunciati o arrestati che secondo l’osservatorio il Centauro ASAPS si colloca introno al 60% una percentuale difficilmente raggiungibile per altri reati.
La pirateria stradale si espande in controtendenza rispetto alla sinistrosità stradale che è invece in diminuzione. Ricordiamo che l’Osservatorio Pirateria stradale dell’ASAPS in sei anni, dal 2008 al 2013, ha registrato 4.168 eventi con 653 morti e 4.943 feriti.
In 716 episodi, con 172 morti, i pirati erano ubriachi o drogati pari al 26,4% del totale (dato ampiamente sottostimato) Identificati il 65% dei pirati. Un pirata su 4 è straniero.
Dopo che la polizia, sotto la regia della magistratura, ha fatto ampiamente il suo dovere ora attendiamo che sia la politica ad essere altrettanto efficace consolidando, con l’Omicidio stradale, la certezza che chi uccide sulla strada perché ubriaco o drogato o chi si dà alla fuga sia condannato ad una pena vera e non ad una pena di fatto irrilevante nei suoi effetti ed offensiva per i familiari delle vittime della strada.
Forlì, 24 giugno 2014
Giordano Biserni
ASAPS
Un po’ di sereno nelle giornate della violenza stradale a Ravenna e Jesolo. (ASAPS)