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Notizie brevi 22/06/2005

Da "Corriere Romagna" - "Strutture stradali spesso inadeguate"

Da "Corriere Romagna"

"Strutture stradali spesso inadeguate"


CESENA - Secondo i rilievi dell’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, operante su scala nazionale, oltre il 50 per cento delle vittime dei sinistri è costituito da conducenti o trasportati di motocicli e ciclomotori. Si tratta in prevalenza di individui sotto i 35 anni e, con l’arrivo della bella stagione, si tocca una media di circa 20 decessi ogni fine settimana.Alla luce delle numerose tragedie su due ruote abbattutesi sulla Romagna negli ultimi giorni, l’Asaps, in collaborazione con il Caps di Cesena, dichiara l’allarme estivo e promuove una maggiore attenzione all’educazione stradale. Alcuni passi appenninici come il Muraglione, Raticosa o Cadibona e le frequentatissime statali rappresentano i classici tracciati "santuario" del nostro territorio. Occorre una forte sinergia di interventi tesi a limitare le stragi di motociclisti, di frequenza sette volte maggiore in rapporto ai drammi automobilistici. Secondo il presidente dell’associazione Giordano Biserni alla base di tale fenomeno risiedono in primo luogo le irresponsabilità dei conducenti, che vanno dalla comune distrazione all’innato spirito di trasgressione comune a molti motociclisti, fino a comportamenti che sfiorano l’assurdo, quali la falsificazione della targa per sottrarsi all’identificazione. Tuttavia, prosegue, l’esistenza in commercio di veicoli eccessivamente prestanti rispetto alle norme della strada non facilita la situazione. "Si mettono a disposizione mezzi iperperformanti - dice Biserni - per individui che non sono dei Valentino Rossi, ma dei comunissimi Signor Rossi". Facilmente il motociclista appassionato perde di vista la realtà. "Si deve quindi lavorare - prosegue Biserni - affinché possa sfogare l’istinto in altri ambienti, gli automobilisti devono tenere in maggiore considerazione le taglie più piccole ed è indispensabile consolidare la coscienza dei rischi causati dall’alcool, dall’uso di droghe, dalla stanchezza e dall’inquinamento acustico".Da studi Asaps emerge che l’effetto benefico della patente a punti non si estende sempre alle due ruote, le strutture stradali sono spesso inadeguate e possono moltiplicare i rischi e i danni anche a basse velocità. "Basti pensare che in Italia abbiamo un tasso elevatissimo di ferimenti, amputazioni e decapitazioni, dovuti all’errata posizione o alla cattiva conformazione di guardrail, muretti, cordoli, lampioni, segnali, spazi riservati alla sosta, ecc.Occorrono - continua Biserni - quindi controlli severissimi, eseguiti da pattuglie coordinate piuttosto che da banali autovelox, ed un’opera di sensibilizzazione sempre più intensa, a favore della quale l’Asaps mette a disposizione il sito www.asaps.it. Anche la stampa è chiamata ad attirare l’attenzione su questi avvenimenti, evitando di criminalizzare in modo indebito i coinvolti con i soliti sistemi sensazionalisti e diffondendo un’informazione sana e corretta".

Chiara Piraccini


Mercoledì, 22 Giugno 2005
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