Dolo
Non gli è bastato farsi sparare addosso dalla Polstrada
che tentava di bloccarlo, dopo avergli ritirato la patente per
un’irregolarità nell’utilizzo del cronotachigrafo (una
sorta di scatola nera presente nei mezzi pesanti, ndr), ma ha
dato show pure all’interno dell’aula per le udienze penali della
sezione distaccata del Tribunale di Dolo, rifiutando addirittura
il patteggiamento e rimediando così una condanna a 2
anni e mezzo di reclusione, inflittagli dal giudice Tancredi,
fatto che lo costringerà a soggiornare nel carcere di
Santa Maria Maggiore a Venezia. Il protagonista della vicenda
è A.P., 35 anni, nato in Germania ma con cittadinanza
italiana. L’uomo era stato fermato nei giorni scorsi da una
pattuglia della Polstrada lungo l’autostrada A4 all’altezza
di Grisignano di Zocco, nel vicentino. Dal controllo gli agenti
avevano notato una manomissione del cronotachigrafo, fatto che
li aveva obbligati, come previsto dal codice della strada, a
multarlo e a ritirargli la patente. Il camionista contrariato
dall’episodio si era dato alla fuga a bordo del camion, costringendo
due volanti ed un elicottero ad un folle inseguimento fino a
bloccarlo, dopo avergli sparato sulle gomme, all’altezza dell’autogrill
di Arino. Non ancora domo il camionista s’era avventato contro
i due agenti che, a forza, l’avevano costretto a scendere. Ma
l’ira funesta non si è placata neppure dopo alcuni giorni
di carcere. Sicuramente ora avrà il tempo necessario
per riflettere su quanto accaduto e magari tornare alla ragione.