Camionisti compatti sulle barricate: come era prevedibile, dopo quelli piacentini anche quelli cremonesi alzano la voce contro la scelta della Provincia di Piacenza di chiudere il ponte sul Po al traffico pesante da lunedì 14 luglio e, in attesa di una proroga che sembra probabile, almeno fino al settembre 2015.
A rappresentarli, in una presa di posizione che è già perentoria ma che potrebbe anche diventare protesta dura, è Cna Fita: ‘Non possiamo fare a meno di manifestare sgomento e stupore per il modo con cui sono state prese le decisioni, soprattutto se si considera che nessuna delle nostre proposte, inoltrate a suo tempo e finalizzate al mantenimento della sicurezza, è stata presa in considerazione — vanno all’attacco in un documento unitario il responsabile regionale e provinciale di ‘Cna Fita autotrasporti’, Adriano Bruneri , con il presidente provinciale Francesco Ferruggia e il presidente provinciale di Cna Giovanni Bozzini. «Abbiamo più volte espresso la nostra contrarietà alla chiusura del ponte fino alla costruzione della nuova infrastruttura e ora, invece, la si dispone senza che venga proposta alcuna alternativa valida alle imprese. Si è assunto un atteggiamento dettato da interessi a senso unico, come se le autorità e i cittadini cremonesi non fossero toccati dai problemi di salvaguardia della salute. Il provvedimento in sé non trova giustificazione e inoltre porterà ulteriore complicazione al traffico fino a creare veri e propri problemi sociali di stabilità imprenditoriale».