Italiani indisciplinati al volante, uso cellulare al "top" delle infrazioni
(AGI) - Roma - Cellulare incollato all'orecchio e piede pigiato sull'acceleratore. L'arrivo dell'estate - con strade cittadine meno trafficate e lunghi spostamenti verso le localita' di vacanza - "peggiora" i cattivi comportamenti degli automobilisti italiani.
"E il problema - spiega Giordano Biserni, presidente dell'Asaps, Associazione amici sostenitori della polizia stradale - e' che mentre i controlli, anche tecnologici, contro l'eccesso di velocita' funzionano, l'abuso di telefonino e' una sanzione difficilmente contestabile. Anche perche' gli italiani sono campioni mondiali indiscussi del 'lancio del cellulare', sono cioe' bravissimi a sbarazzarsene appena vedono all'orizzonte un vigile". "Secondo un nostro recente monitoraggio - ricorda Biserni - nelle ore di punta in citta' oltre il 12% di chi guida lo fa parlando al cellulare. C'e' chi si illude che, magari in periodo di ferie, vi si rinunci piu' a cuor leggero ma la realta' e' che smartphone e tablet sono sempre piu' usati per mandare messaggi, consultare app, twittare o aggiornare il proprio profilo facebook. Il tutto con rischi elevatissimi: mancano statistiche ufficiali ma tutti gli esperti sono concordi nel ritenere che parte rilevante dei sinistri per cause non accertate potrebbe essere imputata proprio alla distrazione di chi guidava parlando al telefono". Altro pericolo "estivo" e' "la disponibilita' di strade piu' libere in città - spiega Biserni - che induce molti ad essere meno prudenti: c'e chi si fa ingolosire dal brivido della velocita', dimenticando che i limiti sono molto rigorosi. E a pagarne le conseguenze piu' drammatiche sono i pedoni e i ciclisti, come dimostrano drammaticamente le statistiche".
C'e' poi tutta una serie di infrazioni e di comportamenti pericolosi che nel periodo delle vacanze, e dei grandi esodi, si intensificano: "c'e' chi ignora sistematicamente l'esistenza delle cinture di sicurezza posteriori, chi non assicura i bimbi ai seggiolini, chi parte per lunghi viaggi senza una minima revisione dell'auto e chi seppellisce il triangolo sotto chili di bagagli. Per fortuna - conclude il presidente dell'Asaps - una volta varcato il confine l'automobilista medio italiano si trasforma e diventa improvvisamente piu' disciplinato.
Probabilmente perche' e' consapevole del fatto che un'eventuale violazione puo' costargli anche il ritorno a piedi". (AGI) .