Società di autotrasporto fittizie al servizio di committenti-ricettatori: 24 arresti per truffa in tutta Italia
Ci sono tante società di autotrasporto realmente attive che non riescono a sbarcare il lunario e ce n'erano alcune, invece, che erano soltanto fittizie, ma riuscivano a realizzare affari d'oro truffando il prossimo. In che modo è presto detto. I truffatori in questione si nascondevano dietro una facciata di azienda di autotrasporto si immettevano sul mercato per offrire servizi di trasporto a prezzi altamente competitivi soprattutto a società produttrici di alimentari o di elettrodomestici, merce cioè facilmente vendibili sul mercato nero. Una volta convinti questi committenti a usare i loro servizi, attraverso una ventina di camion a disposizione, la banda si faceva consegnare la merce e poi la consegnava direttamente al reale destinatario, vale a dire a una serie di ricettatori con cui agiva in combutta e che spesso commissionava il tipo di partita di cui aveva bisogno. La procura della Repubblica di Nocera Inferiore, però, ha scoperto tutto e, con l’accusa di associazione per delinquere, truffa, appropriazione indebita e ricettazione, domenica 6 luglio, all'alba, ha eseguito, tra le provincie di Salerno, Napoli, Messina, Vicenza e Brescia, 24 misure cautelari: 11 persone sono finite in carcere, 5 ai domiciliari, 5 hanno obbligo di dimora e altre 3 di firma.
La banda aveva il proprio quartier generale ad Angri (Salerno), ma disponeva di filiali operative un po' ovunque, dimostrando capacità organizzative e logistiche di eccellente livello, tanto da riuscire ad acquisire commesse perfino all'estero. I venti camion che servivano a caricare la merce sono stati sottoposti a sequestro.