Multe scontate, UNC: a chi conviene davvero?
A chi conviene lo sconto sulla multa? A quasi un anno dalla legge che prevede lo sconto del 30% per chi paga una multa entro cinque giorni ci sono dubbi sui risultati del provvedimento, perché chi non pagava prima continua a non farlo e diversi Comuni hanno aumentato il numero di multe per fronteggiare le minori entrate. Questo quanto evidenzia l’Unione Nazionale Consumatori cercando di tracciare un primo bilancio della norma: “il risultato non è stato raggiunto appieno”. Dice il segretario generale dell’UNC Massimiliano Dona: “Gli sconti sulle multe dovevano servire ad incentivare a pagare chi non lo faceva abitualmente e a premiare il cittadino virtuoso che aveva commesso un’infrazione, ma purtroppo il risultato non è stato raggiunto appieno”.
La legge 98 del 9 agosto 2013 (che ha convertito il Decreto del Fare) prevede uno sconto del 30% per chi paga le multe dopo cinque giorni dall’accertamento o dalla notifica. Il provvedimento ha stabilito che l’importo della multa viene ridotto del 30% se si paga entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notifica. In pratica se si viene fermati e si riceve contestualmente il verbale, i cinque giorni decorrono dalla data dell’infrazione; invece, se il verbale viene notificato successivamente al domicilio, i cinque giorni decorrono dalla data di ricezione. La norma esclude dallo sconto le violazioni più gravi, cioè quelle per le quali è prevista la confisca del veicolo o la sospensione della patente, quali il sorpasso in curva, la circolazione sulle corsie di emergenza, la guida in stato di ebbrezza.
“Accogliamo sempre di buon grado quando una legge riesce in qualche modo ad alleggerire la pressione sul portafoglio delle famiglie – afferma Dona – ma purtroppo per le multe è andata diversamente: chi non pagava prima ha continuato a non farlo e il risultato è che per far fronte ai minori introiti, i Comuni hanno deciso di aumentare il numero delle multe, innescando un circolo vizioso a carico dei cittadini“. L’associazione ha inoltre riscontrato una diminuzione dei ricorsi presentati dagli automobilisti nell’ultimo anno. Spiega Dona: “La legge sullo sconto, infatti, prevede che accettando di pagare in misura ridotta non si può più contestare la multa: a parte quelli che (per fortuna) avranno perso l’abitudine furbetta di impugnare la sanzione pur sapendo di aver torto, confidando in qualche ritardo burocratico, tuttavia è plausibile che molti consumatori rinuncino a far valere i propri diritti preferendo pagare subito. Insomma, ad un anno dalla legge, non ci sentiamo ancora di condividerla: confidiamo che nei mesi a venire si lavori per multe più giuste che siano pagate da tutti, perché solo così lo ‘sconto’ resta un vantaggio e non l’ennesimo inganno per i cittadini onesti”.
Sorge qualche legittimo dubbio. (ASAPS)