Mestre
La multa non l’aveva proprio digerita: e il verbale degli agenti
della Polizia stradale, che gli avevano anche sequestrato la
patente, gli è stato indigesto a tal punto da fargli
scattare nella testa una reazione rabbiosa. Così è
risalito sul camion, ha pigiato al massimo sull’acceleratore
e ha lanciato il camion ad alta velocità lungo l’autostrada
A4. Fin quando gli agenti della Stradale, dopo un inseguimento
durato una ventina di chilometri, sono stati costretti a sparare
ai pneumatici per fermare la folle corsa dell’autoarticolato.
Per fortuna senza danni per nessuno.
Protagonista del movimentato inseguimento, un camionista A.P.,
35 anni, nato in Germania ma di cittadinanza italiana. Secondo
la ricostruzione della Stradale, verso le 11 di venerdì
mattina, l’uomo viene fermato lungo l’autostrada A4 da una pattuglia
all’altezza di Grisignano, in territorio vicentino. Durante
il controllo, gli agenti riscontrano un’irregolarità
nell’uso del cronotachigrafo. A quel punto scatta la multa e
il conseguente ritiro della patente: il camionista però
non la prende affatto bene, e per tutta risposta risale sul
camion e riparte a tutta birra, lasciando lì stupiti
gli agenti. Inizia così un vertiginoso inseguimento lungo
l’autostrada, con due pattuglie che si mettono alle costole
del camion (e un elicottero dall’alto tiene sotto controllo
la situazione), che tocca punte di velocità piuttosto
elevate (120-130 km orari), oltretutto in mezzo al consueto
traffico congestionato di quel tratto di autostrada che porta
verso Venezia. All’altezza di Arino di Dolo, nei pressi del
casello, gli agenti decidono di entrare in azione in modo più
risoluto per bloccarlo: sparano un paio di colpi di pistola
alle gomme del camion, che rallenta e nel giro di un paio di
chilometri si ferma nel bel mezzo della carreggiata. Camionista
arreso? Neanche per sogno: gli agenti della Stradale devono
ricorrere all’uso della forza, vista la sua violenta reazione,
per farlo scendere. L’uomo è stato così arrestato
per resistenza a pubblico ufficiale e messo a disposizione dell’autorità
giudiziaria.