Brebemi: costi e sicurezza, le polemiche esplodono subito
E’ stata inaugurata l’Autostrada A35 che collega Milano con Brescia e subito sono montate le polemiche. Che in buona parte appaiono strumentali o, comunque, eccessive. L’autostrada, attesa da tempo, che va dalla barriera di Chiari-Castrezzato a quella di Liscate dovrebbe non solo velocizzare la tratta interessata, ma anche ridurre il traffico sulla Milano-Venezia. Ma cosa non piace?
La prima nota dolente è il costo. Il pedaggio della Brebemi è più alto rispetto, proprio, all’A4, cioè l’altra autostrada che copre la stessa tratta. Un divario che secondo il presidente del Codacons significa che l’A35 è “costruita a uso e consumo degli industriali e dei ricchi imprenditori del bresciano, così da consentire loro di raggiungere agilmente Milano”. Non è ben chiara questa logica, visto che l’A35 è più breve dell’A4 e, dunque, fa risparmiare comunque tempo e carburante anche a chi non è un ricco industriale, con i costi tra le due tratte che arrivano quasi a equivalersi.
Poi ci sono le aree di servizio. Sono state predisposte su entrambe le tratte, ma al momento non sono funzionanti. Nessuno, infatti, ha voluto farsi carico di investirci. Perché? La Brebemi è lunga solo 62 chilometri, dunque appare antieconomico investire in un’area di sosta su una tratta che rischia di vedere pochi utenti nella necessità di utilizzare l’area di servizio, sia per quel che riguarda il rifornimento sia per la necessità di una sosta.
Infine, il problema che sta scatenando più polemiche in queste ore. L’assenza del sistema di Tutor sull’A35, dove invece sono stati predisposte postazioni autovelox mobili e telelaser utilizzate dalla polizia stradale. Ad alzare il polverone è Giordano Biserni, presidente dell’Associazione amici della polizia stradale, che dichiara come “la A35 non è vigilata dal sistema Tutor, che si è dimostrato uno strumento formidabile per abbattere la mortalità stradale”.
Una posizione cui ha risposto Francesco Bettoni, presidente della Brebemi. “Non esiste alcun vincolo di legge che ci obbliga a installarlo” ha dichiarato Bettoni. Effettivamente, se si guarda al resto della rete autostradale, si vede come sui circa 6.660 chilometri di autostrade, solo un terzo circa (2.500) è coperto dai Tutor. Tra le aree scoperte c’è, per esempio, la Milano-Torino, dove i Tutor non ci sono, ma dove non vi sono mai state polemiche.
(Autoblog.it)
da autoaddicted.com
Una parte della polemica forse è rivolta anche all'ASAPS che ha evidenziato la mancanza del tutor sulla BreBeMi.
Lo sappiamo anche noi che (purtroppo) non è obbligatoria l'installazione. Si tratta di capire se la sicurezza è una priorità o meno. Se l'ente proprietario pensa di garantirla col posizionamento di una serie di autovelox, riteniamo sia un errore. Gli automobilisti faranno una serie di pericolosissimi "pit stop" e poi si ripartirà alla grande.
Aumenterà poi anche il rischio per gli agenti che dovranno posizionare i misuratori mobili di velocità. Ma questo conta?? (ASAPS)