ISVAP,
serve legge su indennizzo diretto
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Migliora di circa il 7% rispetto al 2003 il ramo responsabilità civile auto. Un risultato positivo - ha spiegato il presidente dell’Isvap Giancarlo Giannini nella sua relazione annuale - ottenuto anche grazie al sostanziale equilibrio che si è creato tra la progressiva diminuzione della frequenza dei sinistri e il blocco delle tariffe Rc auto. Ma - ha sottolineato Giannini - nonostante le varie iniziative intraprese negli ultimi periodi, ancora non si è fatto abbastanza sul costo dei risarcimenti, poiché risulta ancora troppo elevata l’incidenza dei sinistri con danni alla persona, dato che si trova fuori dalla media europea. Indicazione che torna a far richiedere l’introduzione dell’indennizzo diretto. "È auspicabile - ha riferito il presidente dell’Isvap - che la disponibilità del mercato e l’impegno di governo e Parlamento diano impulso all’emanazione di una legge sull’indennizzo diretto. Un passaggio al risarcimento diretto che rappresenterebbe per il sistema assicurativo un’innovazione radicale e complessa”. In particolare, l’indennizzo diretto - ha ricordato Giannini - ha bisogno di una legge ad hoc che lo regolarizzi perché la sua applicazione comporta l’utilizzo delle norme procedurali (rappresenta cioè una responsabilità extracontrattuale) che devono essere valide per tutte le compagnie assicurative. Innovazione che, secondo Giannini, richiede infatti l’introduzione di specifici criteri di ripartizione della responsabilità (vale a dire i barèmes) che costituirebbero un importante punto di riferimento per la trattazione dei sinistri. Giannini ha quindi richiamato le compagnie ad un impegno per la riduzione dei premi assicurativi perché per il presidente dell’Authority è “il mercato a dover fare la sua parte per il contenimento delle tariffe Rc auto le quali, - sottolinea - è bene non dimenticarlo, hanno una elevata valenza sociale interessando milioni di famiglie”. Secondo Giannini questa, quindi, rappresenta l’unica direzione da seguire, poiché l’Isvap non può intervenire per limitare i prezzi. Ciò, infatti, andrebbe contro le norme Ue. In merito - spiega il presidente dell’istituto - “basti evidenziare che la Commissione europea ha avviato nel corso del 2004 una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese per asserita violazione di tale principio. E l’Isvap - aggiunge Giannini - dal canto suo, ha già effettuato gli interventi richiesti sulle imprese perché controllino i processi liquidativi che sono stati “numerosi e pressanti”. I numeri lo confermano: nel 2004 una compagnia su due, tra quelle segnalate dai consumatori per comportamento di mercato scorretto, è stata multata e riconosciuta colpevole. Pronta la replica dell’Ania all’auspicio dell’Isvap per uno sforzo delle compagnie sul contenimento delle tariffe. Il presidente dell’Istituto, Fabio Cerchiai, sottolinea che “il mercato aperto e concorrenziale farà la sua parte. Non è casuale - prosegue - che il tasso di incremento delle tariffe negli ultimi 24 mesi sia la metà del tasso di inflazione. E se i rapporti di sinistrosità restassero questi non vedo il motivo perché le tariffe riprendano a correre”. Quanto invece all’emanazione di una legge sull’indennizzo, Cerchiai sottolinea che di fatto esiste già e si chiama Cid. “L’innovazione sarebbe quindi renderlo obbligatorio ma è un passaggio che deve fare il legislatore”. E chiamato in causa, il governo si è dichiarato favorevole all’introduzione dell’indennizzo diretto obbligatorio per le assicurazioni Rc auto e pensa a una possibile introduzione del nuovo meccanismo nel testo unico sulle assicurazioni in discussione in Parlamento. Ad affermarlo è il sottosegretario alle Attività produttive con delega alle assicurazioni, Roberto Cota, secondo cui l’introduzione del risarcimento diretto potrebbe essere uno strumento per arrivare ad un contenimento delle tariffe. Consentirebbe inoltre di ridurre la possibilità di truffe e agevolerebbe un indenizzo più rapido a vantaggio dei cittadini. |
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