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Depenalizzazione – Applicazione delle sanzioni – Cause di esclusione della responsabilità – Stato di necessità.

(Cass. Civ., Sez. I, 10 gennaio 2005, n. 287)

L’esclusione della responsabilità per violazioni amministrative derivante  da «stato di necessità», secondo la previsione dell’art. 4 della legge n. 689 del 1981, postula, in applicazione degli artt. 54 e 59 c.p., che fissano i principi generali in materia, una effettiva situazione di pericolo imminente di danno grave alla persona, non altrimenti evitabile, ovvero l’erronea persuasione di trovarsi in tale situazione, persuasione non colpevole in quanto provocata da circostanze oggettive (nella specie, la S.C. ha confermato la decisione di merito che aveva escluso la configurabilità di una siffatta situazione di pericolo in un caso in cui, in sede di opposizione al verbale della polizia stradale con il quale gli era stata contestata la violazione di cui all’art. 142, comma 9, del codice della strada per aver superato, alla guida della propria autovettura, il limite di velocità consentito, l’opponente aveva, tra l’altro, invocato lo stato di necessità adducendo che, nel momento dell’accertamento della violazione, si stava recando con urgenza in ospedale, ove il proprio genitore era stato ricoverato in gravi condizioni; la decisione, ritenuta corretta dalla S.C., sottolineava che l’opponente si era limitato, al riguardo, a fornire la dimostrazione del ricovero del padre quale «soggetto affetto da scompenso cardiaco cronico», senza provare in qual modo il pericolo di danno grave alla persona del genitore potesse ritenersi non evitabile altrimenti che con l’arrivo in ospedale dello stesso opponente, e come detto arrivo potesse fornire un contributo determinante al fine di scongiurare il danno).

 

 

 

 

 

Lunedì, 10 Gennaio 2005
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