Emergenza
Traforo Monte Bianco
FORTE INTENSIFICAZIONE NEI TRANSITI STATO DI PREALLARME PER I TIR |
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E’
accaduto un mese dopo, in un modo che la Protezione civile ha
definito
"anomalo ed imprevisto". Tir, tanti, da e per la Francia, in attesa per cinque, sei, quando non addirittura sette ore alle aree di compensazione di Quart (Aosta) e di Passy (Francia). Ed è scattato il piano di emergenza, predisposto dalla Giunta della Valle d’Aosta, per evitare ingorghi alla circolazione. Nel Traforo si circola regolarmente, ma i tir sono obbligati a fermarsi a Quart e Passy per ottenere il visto di transito, che ottengono soltanto se dal punto di vista della sicurezza vengono ritenuti idonei. Adesso non si fermano soltanto nelle aree di compensazione, ma anche in parcheggi situati lungo il percorso, in attuazione del piano di emergenza. La Direzione regionale della Protezione civile della Valle d’Aosta ha diramato a tutte le Prefetture interessate lo stato di "preallarme". "Nel caso la situazione si faccia più pesante - ha commentato all’Ansa Silvano Meroi, direttore del Dipartimento - i tir saranno fatti fermare nelle aree di regolazione del vicino Piemonte". Meroi ha poi sottolineato che "in Valle d’Aosta la situazione e tutt’ora sotto controllo". Sempre secondo una notizia Ansa, in una nota, il Geie-TMB, l’ente gestore del traforo del Monte Bianco, spiega che "a partire dal pomeriggio di oggi (mercoledì 6 luglio ndr) l’afflusso di mezzi pesanti lungo gli itinerari autostradali di adduzione al Traforo del Monte Bianco si è fortemente intensificato, eccedendo in modo consistente la capacità di servizio del traforo che è limitata da precise norme di sicurezza". Nella nota si legge ancora che " le partenze dei mezzi sono regolate secondo il consueto cadenzamento". La circolazione è, tuttavia, regolare sia all’interno del Traforo sia nelle immediate vicinanze. Le code ai caselli sono di pochi minuti. |
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