Da
“AGI”
CAMORRA: RAPINE AI TIR, 6 ARRESTI A NAPOLI
Napoli
Sei pregiudicati, alcuni dei quali ritenuti affiliati al clan
Mazzarella, sono stati arrestati perche’ sorpresi in flagranza
a scaricare da un tir merce rubata. I fermi eseguitidalla polizia
stradale di Milano e Napoli rientrano nell’ambito di un’indagine
condotta dai due compartimenti per arginare le rapine ai danni
di tir. Questa mattina squadre di Napoli e di Milano hanno fermato
i malviventi che seguivano da ieri notte, quando l’automezzo
carico di merce rubata e’ partito da Modena. Nel corso delle
indagini lungo l’asse autostradale che collega il Nord Italia
con il Sud Italia la polizia stradale aveva messo in atto numerosi
appostamenti notturni in aree di servizio. Ieri notte la banda
aveva depredato un autotreno carico di borse griffate; la polizia
ha pedinato l’autocarro dei malviventi fino a sorprenderli mentre
scaricavano in un capannone di via Argine, nella zona industriale
di Napoli. Gli arresti sono arrivati dopo un breve inseguimento
e colluttazione tra componenti della banda e poliziotti nel
tentativo di fuga.
Da “Adnkronos”
POLIZIA STRADALE ARRESTA 10 PERSONE PER RICICLAGGIO AUTO RUBATE
Vetture rubate erano destinate ad Albania e Serbia
Torino
La Polizia Stradale di Torino ha arrestato 10 persone ritenute
responsabili di riciclaggio di autoveicoli rubati, destinati
in Albania e Serbia, di associazione a delinquere, ricettazione
e falso. L’indagine, eseguita dalla Squadra di Polizia Giudiziaria
del Compartimento della Polizia Stradale del Piemonte ha portato
a un gruppo di persone che attraverso sofisticati sistemi trafficava
in autovetture. In alcuni casi per esempio gli autoveicoli venivano
presi a noleggio mediante l’esibizione di falsi documenti d’identità
e sottratti alla società proprietaria alla quale veniva
inviata una falsa denuncia di furto della vettura allo scopo
di ottenere un’auto sostitutiva che veniva anch’essa sottratta.
I veicoli venivano poi portati in Albania e Serbia. Altri autoveicoli,
acquistati mediante finanziamenti mai restituiti, ottenuti dietro
esibizione di falsi documenti d’identità e buste paga,
venivano anch’essi esportati e successivamente veniva inviata
alla società assicuratrice una falsa denuncia di furto
allo scopo di ottenere il risarcimento del furto.
Da “Il Messaggero”
OPERAZIONE ”ER CARDAIA”
Gang dei cantieri, quattordici arresti
Avevano compiuto furti a ripetizione nelle zone di Pescara,
Teramo e L’Aquila
di MARCELLO IANNI
L’AQUILA
Se ne stavano al mare e progettando i furti da compiere in Abruzzo
con i poliziotti costretti in un’infuocata sala intercettazioni
a stargli dietro. Un incubo che si è chiuso definitivamente
l’altro ieri con l’arresto di 14 romani (10 in carcere
e 4 ai domiciliari) tutti appartenenti ad una gang specializzata
nei furti nei cantieri di materiale termoidraulico. Ben 17 furti
compiuti in Abruzzo (nelle zone di Pescara, Teramo e L’Aquila)
Lazio, Toscana e Marche per un giro di affari stimato per difetto
intorno ai 400 mila euro. L’operazione, denominata ”Er
Cardaia” dall’appellativo che si faceva dare uno degli
arrestati nonchè mente della banda, è stata illustrata
ieri dal dirigente del Compartimento Abruzzo e Molise della
Polistrada, Vincenzo Santoro, dal responsabile del Centro operativo
autostradale (Coa) dell’A24, Roberto D’Amico e dal
dirigente della Pg del Compartimento, Freddy Barbarossa. Le
persone arrestate sono: Maurizio Lanzi (Er Cardaia), Bruno Di
Casimiro, Moreno Incinesi, Amedeo Amatizi, Gennaro Mutu, Fabrizio
Nasti, Giuseppina Boragina, Paris Scatena, Alvaro Tamburrini,
Federico Tamburrini, Fernando Benedetti, Alessandro Lanzi, Franco
Vallocchia e Raffaele Scaccia, tutti di Roma. Altre 7 persone,
sono state denunciate in stato di libertà per gli stessi
reati. Secondo quando ricostruito dagli agenti, la gang dopo
un primo sopralluogo nei cantieri (all’Aquila, i cantieri
di Nardi a Pettino, Cicchetti a Pizzoli, Lattanzi alla Torretta,
Palmerini a San Francesco, Del Beato a Pile) localizzavano le
vie di accesso e quelle di fuga ed infine i tempi necessari
per lo smontaggio del materiale termoidraulico. Poi un’altra
squadra passava all’azione esecutiva che avveniva in una
manciata di minuti, durante la quale la refurtiva veniva sistemata
in grossi furgoni e camion che venivano poi ”scortati”
per evitare di incappare in possibili controlli delle forze
dell’ordine. Gli agenti della Pg del Compartimento hanno
scoperto che le caldaie del valore commerciale che oscilla tra
i 1.500 ed i 1.800 euro, venivano rivendute tra i 400 ed i 500
euro a nagozianti che a loro volta le rivendevano a costi maggiorati
ma sempre convenienti ad altri acquirenti.
Da “Salerno Notizie”
Haschish negli slip e sull’auto, arrestato salernitano
su A1
Un uomo di 24 anni, C. A., residente a Salerno e’ stato arrestato
nell’area di servizio di Montepulciano Nord sull’A1. Il giovane,
viaggiava a bordo di una vettura e stava facendo rifornimento.
Quando sono arrivati gli agenti della Polstrada di Battifolle.
Alla vista dei poliziotti il ragazzo si è innervosito
attirando su di se l’attenzione degli agenti che hanno
proceduto all’identificazione. Perquisito aveva all’interno
degli slip un panetto di hashish da 50 grammi. Gli agenti hanno
allora deciso di perquisire l’auto e dietro il pannello laterale
sinistro hanno trovato un panetto di hashish da un chilo.
Il giovane e’ stato arrestato e processato per direttissima.
I giudici del tribunale di Montepulciano lo hanno condannato
a 15 mesi di reclusione e al pagamento di tremila euro di multa.
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”
Rapinatore arrestato a Bergamo
ni.cur.
Trova una scusa banale per entrare in casa dell’uomo conosciuto
qualche ora prima, poi lo deruba dopo averlo narcotizzato. Con
l’accusa di rapina aggravata, la polizia stradale di Bergamo
ha fermato alla barriera autostradale di Monza il trentaduenne
nigeriano Leonard Iguma, presunto responsabile dell’episodio
accaduto a Canosa il 25 maggio scorso. I fatti, accertati nelle
indagini dagli uomini della squadra giudiziaria del commissariato
di Pubblica sicurezza canosino, rimandano ad una rapina consumata
in casa di un marocchino, regolarmente residente in Italia e
dipendente di una stazione di servizio cittadina. Secondo quanto
si è saputo subito dopo il fermo, l’uomo sarebbe passato
da Canosa mentre era diretto a Bari, a bordo di una fuoristrada
Opel «Frontera», fermandosi per una sosta ad un
distributore di carburanti. In questo luogo, il nigeriano avrebbe
conosciuto il maghrebino, proponendogli l’acquisto della propria
autovettura. Si sarebbero dati, così, appuntamento a
casa dell’acquirente, per definire i dettagli dello scambio.
Ma, una volta aperta la porta, il marocchino sarebbe stato narcotizzato
con una bomboletta di gas. L’espediente usato avrebbe consentito
al nigeriano di ripulire la vittima di ben tremila e cento euro
in banconote di vario taglio, i risparmi del lavoro da benzinaio.
Il fatto era stato denunciato immediatamente dal marocchino,
che avrebbe prodotto alla polizia un’accurata descrizione del
malfattore e la targa dell’Opel, rintracciata l’altro ieri a
Monza.)