Viabilità, lettera al ministro per rivedere la decisione su bici contromano
"La riforma del codice della strada è un momento fondamentale per colmare il divario normativo tra il nostro Paese e il resto d'Europa in termini di mobilità nuova e l'occasione per introdurre anche in Italia quelle azioni finalizzate a facilitare e rendere più efficaci gli interventi a favore della ciclabilità in ambito urbano, che trovano un grande freno proprio nell'attuale corpus normativo, e per armonizzare la normativa nazionale con quella di molte altre realtà europee", scrivono al ministro delle Infrastrutture Andrea Colombo, Pierfrancesco Maran e Claudio Lubatti.
"Il senso unico eccetto bici, le case avanzate, la svolta continua a destra, l'apertura delle corsie dei mezzi pubblici alle biciclette, le zone 30 - proseguono gli assessori - sono tutte azioni diffuse da tempo in quasi tutti i Paesi europei e hanno dimostrato con la pratica la propria efficacia sia per favorire l'aumento del numero di ciclisti, sia, cosa ancora più importante, per garantire la sicurezza di chi si sposta in bicicletta".
Gli assessori alla Mobilità dei Comuni di Bologna, Milano e Torino hanno scritto una lettera a Maurizio Lupi per lamentare il "ritardo" nell'ambito di normative e interventi volti a favorire l'uso della bicicletta nelle città e auspicano una "revisione" della bocciatura, avvenuta in sede di Commissione alla Camera, del 'senso unico eccetto bici'.
"Sono questi tra i temi che dobbiamo affrontare ogni giorno come assessori e che abbiamo anche sottoposto al ministero come Anci - aggiungono -. Rinunciare anche solo a sperimentare queste azioni vuol dire fingere di ignorare una serie di pratiche già ampiamente diffuse nelle nostre città e rinunciare a normarle correttamente affinchè siano praticate in piena sicurezza. Perdere l'occasione di innovare la nostra mobilità non può che aumentare il preoccupante ritardo con il quale l'Italia sta perseguendo una delle politiche che la comunità europea riconosce tra le più importanti al fine del raggiungimento degli obiettivi assunti in tema di sostenibilità; ritardo che sappiamo essere imputabile anche all'arretratezza del suo attuale apparato normativo".
"Ci auguriamo - concludono - che la bocciatura avvenuta in sede di Commissione della Camera del senso unico eccetto bici non significhi dover rinunciare al contributo che anche l'Italia è chiamata a fornire per il raggiungimento degli obiettivi comunitari della sostenibilità, ma sia anzi l'occasione per riflettere su questo errore e consentire nei passaggi successivi un voto favorevole, maturo e consapevole. Chiediamo pertanto una revisione della
decisione, rendendoci disponibili per un audizione specifica dove avremo modo di dettagliare le nostre posizioni e motivare raccontando la quotidiana rivoluzione culturale che è in corso nelle nostre città in tema di mobilità e che il Parlamento non può ignorare".