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Notizie brevi 14/08/2014

Infermiere bresciano in gita salva la vita a tre motociclisti

Indimenticabile avventura per Francesco Pantaleo, in Val di Ledro per uno dei suoi viaggi su due ruote

Un infermiere non va mai in vacanza del tutto, tanto meno in gita. Così si può dire di Francesco Pantaleo, trentasettenne bresciano in forza al 118 cittadino che nella giornata di domenica è stato il primo a soccorrere tre motociclisti coinvolti in uno spaventoso incidente in val di Ledro, all'altezza del Lago dell'Ampola. Una zona che lui frequenta spesso, nelle numerose gite con la fidanzata e gli amici, negli avventurosi week end su due ruote. «Noi non abbiamo visto lo scontro - ha raccontato Francesco, "Franz" per gli amici -, siamo arrivati quando verosimilmente l'incidente era successo da pochissimi minuti».
SECONDO le ricostruzioni si è trattato di un frontale, fortunatamente alla fine della vicenda senza alcuna vittima. Le regole in questi casi impongono numerose precauzioni, ma il suo intereressamento è stato comunque decisivo, se non proprio per salvare la vita dei diretti interessati, quantomeno per evitare complicazioni che in un momento di panico come quello che segue un brutto incidente sono sempre in agguato. È stato lui immediatamente ad avvertire il 118: in questo caso poter comunicare con qualcuno che ha l'esatta percezione della situazione può essere decisivo, soprattutto in situazioni estreme.
«Ho visto subito che erano vivi ma fortemente traumatizzati - ha aggiunto l'infermiere trentasettenne -. Dal punto di vista sanitario quando non sei in possesso del materiale adeguato non puoi fare molto ho potuto fare un primo triage (un sistema utilizzato per selezionare i soggetti coinvolti in infortuni secondo classi di urgenza/emergenza crescenti, in base alla gravità delle lesioni riportate e del loro quadro clinico) ho avvisato i colleghi di Trento sulla tipologia di incidente e di feriti. Dopo di che sono arrivati gli elicotteri mi sono rapportato con il loro rianimatore».

 

UNA PRESENZA, la sua, che a quel punto è diventata indispensabile: «inizialmente pensavo che mi avrebbe lasciato andare, senza coinvolgermi nelle operazioni, ma subito mi è stata chiesta una mano e mi sono messo a suo servizio, essendo io di fatto un suo collega che svolge un lavoro simile ed essendomi trovato diverse volte nella mia vita in casi simili per questioni professionali».
Nemmeno per un attimo, insomma, Francesco ha pensato di tirare dritto e superare un paio di tornanti per godersi il resto della giornata. «In coscienza - spiega infine lui stesso - siamo tenuti a fermarci, in quanto sanitario con delle competenze non avrei alcuna scusa se dovessi tirar dritti. Ma voglio aggiungere qualcosa che va oltre: dal mio punto di vista si è trattato anche di un dovuto atto di solidarietà tra motociclisti, se succedesse a me vorrei che qualcuno facesse lo stesso, esattamente come

 

«Una cosa così grossa, da esterno non mi era mai successa - conclude - ma sono abituato a trattare con situazioni di questo genere per il mio lavoro. Si trattava di ferite molto importanti: fratture esposte e scomposte, particolarmente impegnative». Infermiere in vacanza vede l'incidente e si ferma. I tre motociclisti coinvolti sono stati poi recuperati dall'elisoccorso e trasportati all'ospedale S. Chiara dove si trovano ricoverati, non in pericolo di vita, anche grazie al suo tempestivo intervento.

 

 

da bresciaoggi.it

 


 

Raramente, ma ogni tanto qualche "buon samaritano" si trova ancora. (ASAPS)

 

 

 

 


 

Giovedì, 14 Agosto 2014
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