La descrizione del rischio cellulare e selfie alla guida nell'intervista rilasciata dal presidente dell'ASAPS a Elena Carbonari su Rai - ISORADIO nella trasmissione del 6 agosto scorso. Tutti i dati e la difficile contestazione della violazione da parte delle forze di polizia
Elena Carbonari ha intervistato Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (associazione amici polizia stradale), per parlare dell’uso sempre diffuso del telefono alla guida: un vero e proprio allarme sull’uso di cellulari, smartphone e tablet alla guida, e ora anche selfie secondo una ricerca Ford. E’ questa infatti la nuova emergenza della sicurezza stradale ed è la stessa associazione amici polizia stradale, Asaps, a far notare come l'ultimo monitoraggio sul tema avesse gia’ rilevato come il 12,4%, degli automobilisti nelle ore di maggior traffico, utilizzasse il cellulare alla guida con punte del 16%. “L’uso del telefonino alla guida – spiegano all'Asaps - sta diventando ancor più frequente. Non solo, si assiste anche ad una evoluzione estensiva dell’utilizzo con il sempre più frequente uso di smartphone e tablet in funzione comunicativa, con la lettura e scrittura di mail, l’utilizzo di WhatsApp, e l’utilizzo del telefonino e del tablet in funzione fotografica”. La ricerca di Ford sulle distrazioni alla guida (è stata, condotta su un campione di 7.000 giovani europei nella fascia d’età 18-24), ha certificato in modo definitivo che un giovane su 4 ha scattato un “selfie” al volante, (26% gli italiani), mentre addirittura 2 su 4 hanno ammesso di aver più volte scattato foto durante la guida. E non basta ancora: sempre dalla ricerca emerge un altro dato preoccupante: un giovane su quattro ‘posta’ o controlla Twitter o Facebook mentre è al volante. Accedere a Twitter “costa” in media 20 secondi, un tempo in cui un'auto che viaggia a 100 all'ora percorre lo spazio di 5 campi di calcio. Mentre semplicemente controllare un numero sullo schermo di un iPhone o simili si porta via 7 secondi. Che possono fare la differenza fra la vita e la morte perché in quello stesso tempo si viaggia al buio per 98 metri se si va a 50 km/h o 200 metri se si corre a 100. Un pericolo ignorato da tutti: la stessa ricerca Ford dimostra che la quasi totalità degli intervistati sa bene che usare lo smartphone alla guida è quasi un suicidio, ma continua ad messaggiare, scattare foto o telefonare.
Prosegue la nostra battaglia contro la distrazione alla guida. (ASAPS)