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Notizie brevi 20/08/2014

L'Asaps rilancia l'allarme sui pullman

L'Associazione pubblica sul mensile “Il Centauro”, un'inchiesta con la raccolta dei sinistri che hanno visto coinvolti i mezzi adibiti al trasporto delle persone

Si chiama “Attenti al pullman!”, l’eloquente titolo dell’inchiesta che l’Asaps pubblica sulla sua rivista mensile “Il Centauro”. Una raccolta dettagliata dei sinistri che hanno visto coinvolti i mezzi adibiti al trasporto delle persone che fa seguito all’allarme lanciato dall’Associazione sostenitori amici polizia stradale sui rischi dei viaggi con pullman turistici e in particolare quelli impiegati per le gite scolastiche.
 
Tante, troppe le irregolarità riscontrate sui mezzi e sui guidatori di questi veicoli che trasportano un elevato numero di passeggeri e che invece dovrebbero garantire la massima sicurezza delle persone che vi salgono a bordo.
 
“Ci erano già pervenuti i segnali di reiterate irregolarità, di furberie tese ad aggirare le regole che disciplinano la mobilità collettiva sui mezzi di trasporto pubblici – afferma Giordano Biserni, presidente Asaps – ci riferiamo ovviamente ai trucchi per ingannare i sistemi di controllo, con l’alterazione dei periodi di guida, con il salto o la riduzione dei periodi di riposo, con i sistemi di alterazione della registrazione della velocità o delle soste, tutte strategie conosciute, tutte “abilità” sperimentate. Ma ultimamente sono emersi altri e più preoccupanti aspetti, si sono moltiplicati i casi di pullman carichi di turisti o bambini in gita scolastica che ai controlli della polizia sono risultati non assicurati oppure con conducenti ebbri alla guida, per
non parlare dell’emersione, anche in incidenti gravissimi addirittura di revisioni dei veicoli risultate false. Parliamo del pullman coinvolto nel tragico incidente del 2013 sulla A16 ad Avellino nel quale persero la vita 40 persone, o ancora del pullman che nel maggio del 2012 trasportava verso Padova una comitiva di carabinieri in congedo che uscito di strada sulla A13 causò la morte di 5 persone e 17 feriti. Dopo un anno è emerso che il conducente di quel mezzo aveva assunto cocaina. Insomma un quadro complessivo sempre più preoccupante, sempre più angoscioso e con aspetti sempre meno chiari, dovuti ad una concorrenza sempre più disinvolta e sleale fra imprese, anche a causa di una crisi economica che sembra non trovare il fondo”.
 
Un quadro inquietante insomma, dove per cercare di guadagnare pochi euro in più si mette a repentaglio la vita di decine e decine di persone che credono invece di viaggiare al sicuro.
“Ecco perché come Asaps abbiamo voluto lanciare l’allarme – prosegue Biserni – non solo, abbiamo anche predisposto una serie di consigli per gli organizzatori delle gite e indicato alcuni dei trucchi più gettonati da parte di imprese senza scrupoli che ricattano anche i loro conducenti con la bieca minaccia della perdita del loro posto di lavoro in un momento così difficile per tante famiglie. Ci giungono a questo proposito tante e documentate segnalazioni di irregolarità incredibili. Le raccogliamo e le invieremo agli organi di controllo. Ma proprio gli organi di polizia devono fare uno sforzo ancora maggiore, non si può permettere che il trasporto su gomma di persone e di merci diventi territorio di scorrerie da parte di imprese che fanno della irregolarità e della violazione un punto di forza e di concorrenza sleale nei confronti delle imprese regolari. E’ inammissibile!”.
L’intensificarsi dei fenomeni che vedono coinvolti in numero sempre maggiore i veicoli per il trasporto di passeggeri necessita di controlli più intensi e mirati in grado di stroncale la crescita di questo pericolosissimo trend prima che si verifichi una nuova tragedia.
 
“Certo per i controlli sui pullman turistici e sui mezzi di trasporto pesante servono profili professionali adeguati – conclude Biserni – Allora chiediamo che si punti meno sull’elettronica come prevalente sistema di controllo, sulle ausiliarietà del traffico, della sosta, del tutto come elementi per sole dinamiche di incasso, ma si punti su una polizia della strada che sappia tornare a giocare il ruolo che le compete e che in questi anni è stata messa alle corde sia per i suoi vuoti d’organico, sia per l’anzianità sempre più evidente dei suoi operatori che per la penuria di mezzi tecnici e di contrasto disponibili. La Stradale è stata resa quasi inoffensiva è ora di invertire la marcia”.

 



da repubblica.it

 


 

La nostra inchiesta sui pullman rimbalza ancora su Repubblica.it/motori. Il 18 settembre affronteremo l'argomento a Riccione nelle Giornate della Polizia Locale.  (ASAPS)

 

 

 

 

Mercoledì, 20 Agosto 2014
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