Il ministro Lunardi |
Al ministro dei trasporti Pietro Lunardi
piace correre. Lo ha ammesso lo stesso ministro confessando che quando
può, si mette al volante e corre anche a velocità superiori ai 150 km
l’ora.
"Personalmente viaggio molto bene di notte e mi auguro che qualcuno segua
questa indicazione" ha detto Lunardi al termine di una conferenza stampa
sul prossimo esodo estivo, consigliando agli automobilisti partenze
scaglionate e consapevoli. Ma non guida lei? è stato fatto osservare al
responsabile del dicastero delle infrastrutture. "No, appena posso prendo
la mia automobile e viaggio da solo". A 150 l’ora? "Anche di più" ha
risposto.
"Non c’è niente da fare per Lunardi: la velocità è una ostinazione. Lo
sono meno le infrastrutture, tanto annunciate, ma per il momento rimaste
serrate nella legge obiettivo, che ancora una volta non sarà adeguatamente
finanziata". E’ il commento di Giorgio Pasetto, responsabile Trasporti
della Margherita, alla dichiarazione del ministro di andare a 150 kmh.
"Il Ministro continua a scherzare sulla velocità. Sarà il caldo, ma a
ridosso dell’esodo estivo che si attende per le prossime settimane
dovrebbero essere ben altri i messaggi da lanciare. L’elogio della
velocità è infatti l’elogio di comportamenti scorretti che come
tristemente ci ricordano i tanti bollettini della strada sono la causa di
molti incidenti mortali. Quanti punti - conclude - dovrebbero essere tolti
al Ministro per questa sua auto denuncia?".
"Lunardi alla guida oltre i 150 all’ora? Ce lo aspettavamo". Replica con
una battuta il deputato dielle Ermete Realacci, presidente onorario di
Legambiente, alla confessione del ministro delle Infrastrutture. "Che
Lunardi amasse pigiare l’acceleratore non era un segreto. Certo non ci
aspettavamo una confessione, che, a sentirla da cittadino, suona proprio
come uno sberleffo: noi dobbiamo rispettare le regole, e il ministro se ne
va a 150 all’ora e più?".
Realacci, sul filo della battuta, si spinge a fare un’ipotesi. "Forse -
suggerisce il deputato dielle - chi infrange i limiti di velocità che il
Lunardi ministro cerca di far rispettare, e poi lo confessa davanti ai
microfoni, è solo il Lunardi ingegnere e privato cittadino. Nessuno
scandalo dunque. Salvo il fatto che a volte i due si scambiano le parti e
il ministro arriva a proporre, contro le stesse raccomandazioni
dell’Unione europea, di innalzare i limiti di velocità".
"Certo - conclude amaro Realacci - se a confessare gioiosamente la
passione per la velocità e il menefreghismo per le regole fosse stato un
ministro della Repubblica, saremmo stati di fronte ad un gesto
drammaticamente irresponsabile".
Insomma, le parole di Lunardi hanno scatenato un putiferio: anche Roberto
Giachetti della Margherita, Walter Tocci dei Ds e Loredana de Petris dei
Verdi prendono posizione e definiscono "gravissime le dichiarazioni di
Lunardi".
"Qualcuno gli ricordi- proseguono i tre esponenti dell’Unione- che anche
il ministro delle infrastrutture è tenuto ad osservare i limiti di
velocità".
"Che un ministro della repubblica - proseguono - titolare del dicastero
che si è fatto paladino e testimonial della sicurezza sulle strade,
dichiari di guidare di notte anche a più di 150 km orari, è gravissimo e
inaudito. A maggior ragione a margine della conferenza stampa sul prossimo
esodo estivo, un periodo come sempre delicato e problematico per la
sicurezza stradale".
"Ci auguriamo- concludono i parlamentari dell’opposizione- che gli
automobilisti prendano le parole del ministro come una pericolosa
spacconata e non come un invito ad infrangere il codice della strada".
(6 luglio 2005)
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