Lunedì 01 Luglio 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 29/08/2014

Polizia Stradale Rimini
OPERAZIONE "BENGALA"
False patenti romene convertite in italiane
27 indagati, perquisizioni in tutta Italia

Si è conclusa ieri la prima fase di una articolata e complessa attività d’indagine nata su iniziativa della Polizia Stradale di Rimini. Gli Agenti della Polstrada hanno scoperto 30 patenti di guida rumene false che venivano presentate agli Uffici della Motorizzazione Civile di Rimini per essere convertite o riconosciute.

 

Il meccanismo, semplice ma ingegnoso, permetteva di ottenere patenti di guida italiane originali, in cambio di false patente di guida romene, attraverso la conversione od il
riconoscimento dei falsi documenti.
Con il termine “conversione” si intende la possibilità concessa ai cittadini di alcuni stati stranieri, con i quali è stato sottoscritto un accordo bilaterale, ed a tutti quelli della U.E. e dello S.E.E., di sostituire la patente, straniera o unionale in una corrispondente patente di guida italiana, senza sostenere alcuna prova d’esame teorica o pratica.
Il titolare di patente rilasciata da uno Stato dell’Unione Europea ha due possibilità:

 

1- richiedere la “conversione” della propria patente di guida in una corrispondente patente italiana: in questo caso nel fascicolo dell’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile viene conservata l’originale della patente di guida unionale di cui si richiede la conversione;
2- richiedere il “riconoscimento”: in questo caso il titolare mantiene il suo documento originario, ma tutte le operazioni, compreso il rinnovo, vengono fatte presso l’Ufficio della Motorizzazione italiana senza che lo stesso debba necessariamente recarsi presso il proprio paese d’origine.

 

In quest’ultimo caso la patente di guida resta in possesso del relativo titolare (che la mostra allo sportello nel momento in cui chiede il riconoscimento) e nel fascicolo della Motorizzazione ne rimane solo una copia. Questo fa sì che in archivio non rimane l’originale del documento, ma solo una sua copia e quindi si evita di subire eventuali approfonditi controlli.


L’attività di indagine è scaturita per iniziativa della Polizia Stradale di Rimini in stretta sinergia con l’Ufficio Provinciale della Motorizzazione di Rimini, a seguito degli ordinari controlli che gli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polstrada svolge sulle patenti di guida presentate per la conversione.
Nel corso delle indagini, che hanno coinvolto uffici della polizia stradale di tutta Italia, si poteva accertare che un gruppo di cittadini del Bangladesh, anche attraverso alcune agenzie di pratiche automobilistiche della provincia riminese, avevano richiesto la conversione delle loro patenti di guida, tutte apparentemente rilasciate in Romania.
Si trattava di cittadini Stranieri muniti di regolare permesso di soggiorno, i più, titolari di esercizi commerciali in riviera.

 

Al momento risultano indagate 27 persone (23 originari del Bangladesh, 2 cittadini romeni, 1 cittadino ucraino ed 1 cittadino kosovaro), tra i 50 ed i 22 anni, residenti nelle provincie di Rimini, Forlì, Milano, Ancona, Ravenna e Palermo.
Tutti denunciati per i reati di: ricettazione, falsità materiale commessa dal privato in certificato o autorizzazione amministrativa, false dichiarazioni, induzione in errore di pubblico ufficiale per il rilascio di autorizzazioni amministrative.

 

Su disposizioni della Procura della Repubblica di Rimini (dott. Cerioni), la Polizia Stradale, coadiuvate dai vari reparti sul territorio, ha eseguito 20 perquisizioni in tutta Italia (in particolare a Rimini, Riccione, Cesena, Pesaro, Ravenna, Milano, Perugia, Palermo) allo scopo di individuare e sequestrare i falsi documenti, e altra documentazione inerente l’indagine. Nell’ambito dell’operazione, venivano individuate e sequestrate 30 patenti false, di cui 28 dello stato della Romania e 2 del Bangladesh. Veniva sequestrata anche una patente italiana rilasciata a seguito della conversione di una falsa patente rumena. Si tratta di falsi di ottima fattura, che venivano pagati dai 700,00 ai 1000,00 euro al pezzo, a secondo delle categorie di guida. Fatte così bene da essere in grado d’ingannare anche personale esperto.

 

I documenti arrivavano in Italia attraverso i corrieri che trasportano giornalmente cose e persone per i paesi dell’Est Europa.
Così a seguito di una intuizione investigativa degli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polstrada di Rimini, nel corso di specifici servizi di appostamento svoltisi nei giorni scorsi a Riccione, si riusciva ad individuare un autocarro condotto da C.A., un 36enne rumeno, il quale stava trasportando, pronti per la consegna, i falsi documenti. Nel corso dell’attività investigativa, venivano sequestrate 6 patenti di guida ed 1 carta di qualificazione per conducente (tutte apparentemente emesse dallo stato della Romania e tutte intestate a cittadini del Bangladesh).

 

Nel corso dello stesso servizio venivano anche rinvenuti e sequestrati altri documenti falsi: 1 passaporto moldavo, 1 passaporto per animali della Repubblica Moldava, 1 C.M.R.,
(documento di trasporto internazionale), 1 licenza comunitaria per il trasporto di persone. Il fenomeno criminoso dei falsi documenti di guida in possesso, in particolare, a cittadini stranieri, è stato da tempo monitorato e affrontato dalla Polizia Stradale riminese ed ha condotto al sequestro, in questi ultimi anni, di decine di false patenti di guida. Tutto questo ha permesso di limitare fortemente il fenomeno che ha ricadute negative sia per la sicurezza stradale sia per la pubblica incolumità. Infatti, circolare con le patenti di guida
false o peggio ancora con le patenti di guida italiane originali ottenute per conversione di quelle false, ha permesso a conducenti disonesti, di poter guidare anche veicoli
commerciali senza possedere le necessarie conoscenze ed abilitazioni tecniche per quel tipo di particolari veicoli, generando, in tale maniera potenziali gravissimi pericoli pr l’incolumità di tutti noi che circoliamo, ignari, sulle arterie stradali nazionali.

 

L’attività d’indagine e di repressione di questo pernicioso fenomeno criminale, è tuttora in atto ed in questa seconda fase, si sta cercando di capire quanto l’organizzazione dei falsari e dei ricettatori sia ramificata sul territorio nazionale e quante patenti false dello stesso filone siano state vendute in Italia.

 

 

 

POLIZIA DI STATO
Compartimento Polizia Stradale Emilia Romagna
Sezione Polizia Stradale RIMINI
(Ufficio di Polizia Giudiziaria)

 

 

 

 

Venerdì, 29 Agosto 2014
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK