Sei giorni di agonia, muore la mamma ferita nell’incidente
CAGLIARI. Dopo otto giorni di agonia, è morta lunedì pomeriggio nell’ospedale Marino di Cagliari Alessandra Murtas, 41 anni, una delle sei persone rimaste ferite nell’incidente stradale avvenuto il 24 agosto nella statale 554 nei pressi dell’incrocio a raso che immette nella 387 per Dolianova – Ballao, quasi dirimpetto al cimitero di Monserrato, dove sono avvenuti diversi tragici incidenti.
La donna viaggiava insieme alla figlioletta Sofia di 4 anni a bordo di una Toyota Yaris condotta dal marito Sergio Tangianu di 38 anni originario di Lanusei e residente ad Assemini.
A provocare l’incidente, secondo i rilievi effettuati dagli agenti della polizia stradale di Cagliari supportati dai colleghi del distaccamento di Muravera, era stato Salvatore Cabiddu un ergastolano di 46 di Sant’Andrea Frius, che aveva premura di rientrare nel carcere di Buoncammino a Cagliari dopo aver usufruito di un permesso.
Il detenuto ha già scontato 20 anni per l’omicidio di Pietro Stori avvenuto nel 1991. L’uomo incurante del codice della strada, avrebbe premuto il piede sull’acceleratore dell’ auto sulla quale viaggiava, una Wolkwagen Golf, in direzione di Cagliari, e aveva travolto oltre all’auto dei coniugi anche una moto di grossa cilindrata, una F.J.R. 1300, condotta da Giovanni Gasparini di 42 anni originario di Novi di Modena e residente a Cavezzo, sul sedile posteriore della quale viaggiava Ilaria Cappai, 35 anni, nata a Quartu Sant’Elena. Tutte le persone coinvolte nell’incidente erano rimaste ferite. Ad avere la peggio erano stati i due coniugi.
Lunedì pomeriggio il cuore di Alessandra Murtas ha cessato di battere nonostante tutti i tentativi per salvarle la vita effettuati dai medici del nosocomio cagliaritano. I familiari della vittima hanno dato l’assenso per il l’espianto degli organi (cuore, fegato e pancreas, cornee) che è stato effettuato nell’ospedale Brotzu di Cagliari. Il marito della donna sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al cranio per l’eliminazione di un ematoma si trova ricoverato nel reparto di rianimazione del Brotzu. Le sue condizioni sono disperate. Quelle, invece, dei due centauri e del detenuto, sono migliorate tanto che tutti e tre sono stati dimessi.
La bambina pur essendo ancora ricoverata in ospedale non corre pericolo di vita. Salvatore Cabiddu è stato denunciato a piede libero per essersi rifiutato di sottoporsi ai test per verificare l’eventuale stato di alterazione dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti o alcol. I poliziotti gli hanno ritirato la patente.
di Giancarlo Bulla
da lanuovasardegna.gelocal.it
ECCO UN CASO DI OMICIDIO STRADALE NEL QUALE L’ERGASTOLO DELLA PATENTE NON SERVIREBBE, PERCHE’ L’ERGASTOLO LO AVEVA LUI !! MA ERA IN PERMESSO, ANDAVA FORTE PER LA FRETTA DI RIENTRARE IN CARCERE, E HA ANCHE RIFIUTATO DI SOTTOPORSI AI TEST PER VERIFICARE L’ASSUNZIONE DI STUPEFACENTI O ALCOL
LEI, MAMMA DI UNA BAMBINA DI 4 ANNI, DOPO OTTO GIORNI DI LOTTA DISPERATA, NON CE L’HA FATTA. GRAVISSIMO IL MARITO.
Aggiungiamo anche che è gravissimo l’episodio, che è passato quasi inosservato. Ma non a noi. (ASAPS)