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Notizie brevi 14/06/2005

il lancio Ansa del comunicato Asaps - Bambino in auto senza seggiolino rischia 7 volte di più Asaps, nel 2003 deceduti 62 bimbi trasportati.

il lancio Ansa del comunicato Asaps
Bambino in auto senza seggiolino
rischia 7 volte di più
Asaps, nel 2003 deceduti 62 bimbi trasportati.
(ANSA) - FORLI’, 13 GIU - Nel corso dei 12 mesi del 2003,
secondo i dati Istat, ultimi disponibili, sulle strade italiane
hanno perso la vita 1.328 passeggeri, il 22,1% della mortalita’
complessiva, mentre 82.234 sono rimasti feriti, numero che
corrisponde al 25,8% del totale. I dati riferiti ai soli piccoli
passeggeri dicono che ne sono deceduti 24 di eta’ compresa tra 0
e 5 anni, mentre 2.586 sono stati ricoverati in ospedale. 15
sono invece le vittime tra i 6 ed i 9 anni, fascia d’eta’ che e’
dovuta ricorrere in 2.237 casi alle cure del pronto soccorso.
Fra i piu’ grandicelli, eta’ dai 10 ed i 14 anni, si sono
contate 23 vittime e 3.562 feriti. Un totale di 62 vittime (35
maschi e 27 femmine) e 8.385 feriti. A questi dati si devono poi
aggiungere quelli riferiti ai piccoli pedoni che nelle stesse
fasce d’eta’ hanno fatto contare 45 decessi e 1.844 feriti. Fra
i bambini pedoni, ben 38 su 45 vittime sono maschi, pari all’
84%. I dati sono stati analizzati in un’inchiesta che sara’
pubblicata sul numero di luglio della rivista ’Il Centauro’,
organo ufficiale dell’Asaps, l’Associazione sostenitori della
polizi stradale, nei quali sono compresi i casi di passeggeri
trasportati su bici e motoveicoli, ma la stragrande maggioranza
dei casi riguarda bambini in auto.
   Una ricerca elvetica Upi/Tcs (Ufficio Prevenzione Infortuni e
Touring Club) rileva che per un bambino non assicurato
correttamente al dispositivo di ritenuta, il rischio di lesione
mortale e’ 7 volte piu’ elevato rispetto ad un passeggero
adulto. Un bambino si trova infatti ad essere catapultato via
dal sedile, urtando con maggiore peso contro i sedili anteriori,
contro la leva del cambio, il cruscotto o il parabrezza, che si
infrange con l’eiezione del corpo in esterno. ’’A questo si
aggiunga - sottolinea il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni
- che, come andiamo ripetendo da anni, le conseguenze di un
incidente, anche se originato da altra causa, aumentano con la
velocita’ percorsa, visto che al momento dell’impatto l’energia
eliminata durante la collisione sara’ piu’ forte quanto piu’
elevata sara’ stata la dinamicita’ d’impatto’’.
   Secondo le analisi compiute in Svizzera, comunque, il luogo
piu’ sicuro in auto ove trasportare un bambino fino a 12 anni o
sotto il metro e 50 di altezza, debitamente assicurato ad un
dispositivo idoneo, resta il sedile posteriore. Entro i primi 18
mesi di vita, invece, i bambini (comunque entro i 13 kg di peso)
andrebbero trasportati sempre su un seggiolino contromarcia,
perche’ nel caso che un’eventuale collisione fosse di tipo
frontale,  e si tratta delle tipologie di impatto tra le piu’
comuni, le vertebre cervicali e la schiena risulterebbero
maggiormente protette. Esistono, in commercio, seggiolini
particolarmente sofisticati, in grado di ’crescere’ con il
bambino, ma chi intendesse farne uso deve fare molta attenzione
alle modalita’ di ancoraggio, visto che sono necessari cinture e
sostegni supplementari. E’ bene verificare, inoltre, che il
dispositivo airbag sia disattivato, per evitare che entrando in
azione non colpisca in maniera letale il sedile facendolo
saltare dai sostegni o colpendo direttamente il passeggero. La
disattivazione manuale e’ da considerare sicura, ma non sono
purtroppo mancati incidenti dovuti al dispiegamento del cuscino
pneumatico.
   Soprattutto sulle strade italiane, ma anche in quelle di
altri Paesi, ’’capita davvero troppo di frequente - rileva l’
asaps - di vedere bambini seduti in braccio ad uno dei genitori,
vederne altri che giocano nel bagagliaio di una familiare, che
dormono sdraiati sui sedili posteriori o semplicemente seduti su
dispositivi di ritenuta non fissati alle cinture di sicurezza.
Ecco, uno dei modi migliori per convincere un bambino e’
l’esempio. Cominciamo a darlo noi adulti, con l’utilizzo delle
cinture di sicurezza anche nei sedili posteriori’’. (ANSA)

Martedì, 14 Giugno 2005
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