Pronta la rivoluzione: Ztl, Tutor e Telepass come un Grande Fratello
ROMA - C’è già chi la chiama la “rivoluzione d’autunno” delle multe. O anche, aggiungendo una sfumatura più polemica, il Grande Fratello degli automobilisti. Perché se tutto andrà come vogliono e chiedono le forze di polizia, tra qualche settimana le telecamere dei Tutor, dei varchi Ztl, del Telepass serviranno anche a scoprire e incastrare chi guida senza casco, o senza assicurazione, o con la revisione scaduta, o con un fanale rotto. E non solo questo.
Il sistema di controllo “da remoto” è già una realtà in alcuni Paesi europei, per esempio in Germania. In Italia se ne parla da almeno tre anni, ne era stata annunciata l’entrata in funzione per il 15 febbraio scorso, poi la modifica della normativa inserita nel decreto “Destinazione Italia” è saltata. «Per un cambiamento così importante e invasivo, serve una legge», si disse. Nel frattempo i tecnici del ministero dell’Interno e dei Trasporti sono andati avanti, riuscendo a mettere a punto il cuore automatico del Grande Fratello degli automobilisti: il Centro nazionale accertamento delle infrazioni (Cnai) di Settebagni, alle porte di Roma. È in funzione già da 3 anni, finiscono lì tutte le segnalazioni degli autovelox per eccessi di velocità. Ora, grazie al collegamento con la banca dati della Motorizzazione, è pronto a controllare — in tempo reale — anche il resto. Manca solo l’ok del Parlamento. I partiti sono sostanzialmente d’accordo, tanto che l’emendamento — salvo imprevisti — sarà inserito nella legge di Stabilità o in sede di conversione del decreto “Sblocca Italia”.
Dunque, tutto ruota attorno all’identificazione della targa. Quando un veicolo passa sotto uno dei 600 Telepass della rete autostradale, o sotto un Tutor (sono presenti in 320 impianti per un totale di 3mila km coperti) oppure supera il varco di una Ztl cittadina, il numero di targa finisce al Cnai. Il calcolatore incrocia le banche dati e verifica se ha l’assicurazione in regola, se la revisione è scaduta o no, se esistono sequestri o fermi giudiziari per cui non dovrebbe circolare. In caso positivo, viene stilato in automatico un verbale di multa e il giorno dopo può essere spedito a casa del trasgressore.
L’occhio del Grande Fratello stradale, però, si allungherà oltre. Le stesse telecamere saranno in grado, se e quando sarà approvata la modifica, di individuare chi va contromano, chi guida di notte a fanali spenti o rotti, chi circola in motorino senza casco o contromano. Con tanto di “prova fotografica” della violazione del Codice.
L’obiettivo principale della riforma del sistema di accertamento resta però il “popolo dei senza assicurazione”. Secondo Ania, in Italia girano circa 3,8 milioni di mezzi senza polizza o con contrassegno scaduto. La sanzione minima prevista è di 841 euro più il sequestro del veicolo ma ai cittadini sarà concesso un periodo di tempo per mettersi in regola con la compagnia assicurativa. Quanto tempo? L’emendamento bocciato a gennaio prevedeva almeno 15 giorni.
di Fabio Tonacci
da repubblica.it/motori
COMPLETIAMO LA NOTIZIA
Con il decreto sbloccaitalia è stata riproposta la stessa procedura prevista dall'art. 193 CdS, ma la cosa più importante è quella che ad oggi non è stato ancora emanato il decreto che dica quali sono gli strumenti omologati dai quali si possa accertare la mancanza della copertura assicurativa e l'idoneità degli stessi a far contestare dagli organi di polizia stradale l'immediata sanzione.
Accertamento da remoto
Va tenuto conto della nuova disposizione contenuta nell'articolo 31, comma 3, del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1 convertito, con modificazioni nella legge 24 marzo 2012, n. 27 "Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività" che prescrive:
3. La violazione dell’obbligo di assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli può essere rilevata, dandone informazione agli automobilisti interessati, anche attraverso i dispositivi, le apparecchiature e i mezzi tecnici per il controllo del traffico e per il rilevamento a distanza delle violazioni delle norme di circolazione, approvati o omologati ai sensi dell’articolo 45, comma 6, del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, attraverso i dispositivi e le apparecchiature per il controllo a distanza dell’accesso nelle zone a traffico limitato, nonché attraverso altri sistemi per la registrazione del transito dei veicoli sulle autostrade o sulle strade sottoposte a pedaggio. La violazione deve essere documentata con sistemi fotografici, di ripresa video o analoghi che, nel rispetto delle esigenze correlate alla tutela della riservatezza personale, consentano di accertare, anche in momenti successivi, lo svolgimento dei fatti costituenti illecito amministrativo, nonché i dati di immatricolazione del veicolo ovvero il responsabile della circolazione. Qualora siano utilizzati i dispositivi, le apparecchiature o i mezzi tecnici di cui al presente comma, non vi é l’obbligo di contestazione immediata. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da emanare di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sentiti l’ISVAP e, per i profili di tutela della riservatezza, il Garante per la protezione dei dati personali, sono definite le caratteristiche dei predetti sistemi di rilevamento a distanza, nell’ambito di quelli di cui al primo periodo, e sono stabilite le modalità di attuazione del presente comma, prevedendo a tal fine anche protocolli d’intesa con i comuni, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica."